Il quarantesimo compleanno di Modric illumina Milan e Croazia, un campione senza tempo

Compleanno di Modric

Luka Modric con la maglia del Milan. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 10, 2025

Luka Modric, 40 anni oggi 9 settembre 2025: il campione che unisce un club storico e una nazionale amata.

Luka Modric compie oggi 40 anni. Un traguardo che, per molti, segnerebbe la fine di una carriera. Non per lui. Il centrocampista croato, classe 1985, ha appena offerto l’ennesima prestazione da leader con la maglia della Croazia, contribuendo alla vittoria per 4‑0 contro il Montenegro con un assist che ha fatto il giro dei social. Il compleanno cade in un momento speciale: a Milano i tifosi del Milan lo celebrano già come un punto fermo, mentre il giocatore – ancora lucido, presente e decisivo – si prepara a vivere la sua prima stagione completa in rossonero. Per Modric, l’età anagrafica non pesa: è il corpo, la testa, e la fame di calcio a definire la traiettoria di un campione.

Luka Modric oggi tra l’Italia e la madrepatria

Da Zara a Milano passando per Madrid, la carriera di Modric sembra disegnata per durare più di ogni aspettativa. Dopo la prestazione contro il Montenegro, il numero 10 croato ha dichiarato di sentirsi ancora bene fisicamente e mentalmente. Nessuna intenzione di fermarsi. La partita giocata pochi giorni prima del suo compleanno ha mostrato un Modric attivo, lucido, con la solita visione di gioco. L’assist fornito è solo uno dei tanti tocchi che hanno illuminato il match, ricordando a tutti quanto ancora sia centrale per la sua nazionale.

Compleanno di Modric
Luka Modric con la maglia del Real Madrid. – @ANSA

Al Milan, la sua avventura è cominciata con curiosità e rispetto, ma è già diventata concretezza. Il club ha scommesso su un calciatore esperto, ma non certo al tramonto. Anzi. I primi allenamenti, le prime amichevoli estive e gli spezzoni di gara mostrano un atleta che non ha perso la bussola del gioco. La qualità resta intatta, il carisma pure. I compagni lo seguono, i tifosi lo adorano, Pioli lo considera un regista avanzato, una figura che porta equilibrio e intelligenza tra le linee. A San Siro, Modric è arrivato per chiudere un cerchio personale: il Milan era il club che ammirava da bambino, ispirato dal connazionale Zvonimir Boban. Oggi quel sogno si è realizzato e lo sta vivendo da protagonista.

Una carriera che attraversa guerre, sogni e trionfi

Luka Modric nasce nel mezzo di un Paese in guerra. La sua infanzia in Croazia, segnata dai conflitti degli anni ’90, non lasciava presagire una carriera tanto longeva e brillante. Eppure, proprio da quelle difficoltà nasce la sua forza. La resilienza, la capacità di leggere le partite con anticipo, la compostezza nei momenti critici: sono tutti tratti che affondano le radici in quella giovinezza difficile. Da ragazzo, Modric cresce nella Dinamo Zagabria, poi si fa notare al Tottenham, dove mette in mostra le prime vere qualità da regista moderno.

Ma è con il passaggio al Real Madrid che esplode definitivamente. Con la maglia blanca conquista 28 trofei, tra cui sei Champions League, diventa uno degli uomini simbolo del decennio più vincente nella storia del club e si prende il Pallone d’Oro nel 2018, interrompendo il duopolio Messi-Ronaldo. In nazionale supera le 190 presenze, trascinando la Croazia alla finale dei Mondiali del 2018 e a una nuova era calcistica che porta il suo nome.

Nel 2025, quando molti colleghi hanno già appeso le scarpe al chiodo, Modric decide di accettare la proposta del Milan, spinto dal desiderio di chiudere la carriera con la maglia del cuore. E lo fa con la stessa dedizione di sempre. Non viene per fare da comparsa, ma per dare il suo contributo in campo. Anche se non gioca ogni minuto, la sua presenza si fa sentire. Durante le sedute d’allenamento, nei discorsi nello spogliatoio, nelle giocate nei momenti che contano.

Chi lo vede all’opera nota che non corre più come un ventenne, certo, ma non sbaglia mai un passaggio. Legge il gioco prima degli altri, imposta, comanda, suggerisce. E quando serve, serve davvero: l’assist, il tocco, il pallone giusto. Oggi Modric è uno dei pochi in grado di unire il passato con il presente. Porta con sé la tradizione, la gloria, ma anche un’attitudine moderna che parla ai giovani. Non a caso, in tanti nel vivaio del Milan lo osservano come un maestro silenzioso.

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