Accolto come una rockstar, Vardy si presenta motivato e pronto a lottare per mantenere la Serie A.
Jamie Vardy è già nel cuore di Cremona. Lo sbarco dell’ex Leicester ha acceso l’entusiasmo: in città, alcuni tifosi sfoggiano tatuaggi che sembrano essere ritratti del suo volto, un chiaro segnale del clima che si respira. L’attaccante inglese, 38 anni ma con lo spirito di un ragazzino, ha firmato un contratto fino al giugno 2026, con opzione di rinnovo in caso di salvezza. La Cremonese ha iniziato bene la stagione di Serie A, centrando due vittorie d’autore contro Milan e Sassuolo, e ora spera che Vardy aggiunga esperienza e gol a quel sogno che fino a poco fa sembrava quasi impossibile.
L’entusiasmo spinta emotiva e l’ambizione del bomber
La presentazione di Vardy è stata una scena degna di una rockstar. Tifosi in delirio, applausi e cori all’arrivo in città: un’accoglienza che raramente si vede per una neopromossa. Il centravanti ha scelto la maglia numero 10, simbolo di creatività e carisma, e non ha nascosto la propria emozione: non sto più nella pelle, ha detto, pronto a smentire chi dubita delle sue possibilità.

In conferenza stampa ha ricordato di essere stato sottovalutato per tutta la carriera, e ora sente di avere l’occasione di far ricredere tutti, lottando insieme ai compagni per portare la Cremonese in salvo. Ha parlato anche dell’appoggio decisivo ricevuto da Davide Nicola, che lo ha convinto a scegliere la squadra, e del dialogo continuo con Maresca, che gli ha descritto Cremona come una realtà con “valore e passione”.
Non ha evitato il tema dell’età: per me l’età è un numero, ha dichiarato, spiegando che ascolta le proprie gambe e si sentirà pronto quando il fisico lo dirà. E la condizione atletica? Vardy afferma di essere quasi al top, risultato di allenamenti costanti e vacanze dilatate, il tutto per iniziare la nuova avventura con un vantaggio. La scelta della Cremonese non è solo una mossa di carriera: è una sfida che parla di identità, orgoglio e qualcosa da vincere, in una città che lo ha già abbracciato con calore.
Strategia e contesto tecnico per la salvezza della Cremonese
La Cremonese, promossa in Serie A dopo la stagione 2024‑2025, partecipa ora al massimo campionato guidata da Davide Nicola, allenatore nominato a inizio luglio. Il club di proprietà di Giovanni Arvedi ha costruito la rosa con attenzione, inserendo elementi chiave come Emil Audero, Antonio Sanabria e il già collaudato Faris Moumbagna, accanto a giovani di valore e tecnici. L’idea chiarissima è evitare una fuga anticipata in Serie B e consolidarsi: l’obiettivo primario resta la salvezza, ha rimarcato Vardy, richiamando il passato al Leicester, dove il suo contributo fu decisivo per rimanere nella categoria.
Il contesto tattico embrionale promette intensità e pragmatismo. Nicola sa che la salvezza si costruisce sui dettagli: difesa organizzata, contropiede efficace, esperienza sotto rete. Vardy entra in questo sistema con un carico di gol e abitudine alla pressione che può fare la differenza. La sua firma ha già alzato l’asticella emotiva e competitivo, fornendo un punto di riferimento in avanti e un richiamo per i compagni.
Il tecnico potrà valutare l’utilizzo immediato contro il Verona, prossima tappa in calendario, ma la sensazione è che Vardy abbia già lasciato un’impronta importante. Con la sua presenza Cremona riscopre ambizione, e alza la voce in un torneo dove spesso la salvezza si gioca per pochi punti. L’Inghilterra lo ricorda per la Premier 2016, e ora l’Italia è pronta a vederlo di nuovo in azione, per scrivere un capitolo inatteso.
