L’ex bomber amaranto annuncia l’aggravarsi della malattia, ringraziando tifosi e comunità: “Non sono solo in questa battaglia”
Igor Protti torna a parlare ai suoi sostenitori con un aggiornamento pesante ma sincero: dopo intervento chirurgico, chemioterapia, ora la malattia ha raggiunto anche le vertebre. Inizia un percorso di radioterapia, e Protti non nasconde la difficoltà ma punta molto sull’affetto dei tifosi e sulla forza della comunità che lo ha sempre accompagnato.
Il nuovo sviluppo della malattia
Igor Protti ha condiviso con il suo pubblico un annuncio duro: il suo “ospite”, come lo definisce, ha deciso di far visita anche alle vertebre. Dopo la stomia e otto sedute di chemioterapia, ora l’ex bomber dovrà affrontare la radioterapia. Si tratta di un passaggio critico, perché la colonna vertebrale rappresenta una parte essenziale del corpo, legata alla mobilità, ai nervi e alla capacità stessa di vivere la quotidianità.
Protti ha scelto di raccontare la verità senza filtri, spiegando che la sua non è solo una prova fisica, ma anche una sfida psicologica ed emotiva. La sofferenza si intreccia con la voglia di resistere, mentre la consapevolezza della fragilità diventa parte integrante del suo cammino. L’ultimo annuncio arriva a poche settimane dalla sua comparsa allo stadio Armando Picchi, quando si era mostrato davanti ai suoi tifosi ricevendo un’ovazione che rimane impressa nella memoria collettiva. Ora, però, la partita entra in una fase più complessa, e la resilienza di Protti diventa l’arma principale per affrontare ciò che lo attende.

Il sostegno intorno a Protti: tifosi, club, amici
In questa fase difficile, Protti non è solo. Al suo fianco ci sono i tifosi del Livorno, la sua famiglia sportiva, ma anche tanti ex compagni, colleghi e club che non hanno fatto mancare messaggi di solidarietà. La curva amaranto ha ribadito il suo affetto con cori e striscioni, dimostrando che il legame con il suo ex capitano va oltre il calcio giocato.
Il messaggio che arriva dall’ambiente è chiaro: Protti è e resterà un simbolo. Nei suoi post, l’ex bomber parla spesso di gratitudine, sottolineando che ogni gesto di vicinanza ha un valore enorme. Non nasconde la paura e il dolore, ma rimarca come l’energia che riceve dall’esterno lo aiuti a combattere. In questa dimensione collettiva, il calcio ritrova il suo lato più autentico: non solo sport, ma comunità capace di stringersi intorno a chi ha dato tanto sul campo e ora affronta la sua prova più dura.
Le sfide della terapia e il messaggio che lascia
La nuova fase di radioterapia sarà impegnativa, con possibili effetti collaterali come affaticamento e dolori, ma anche con la necessità di una gestione quotidiana ancora più scrupolosa. Protti dovrà affrontare visite, controlli, fisioterapia e tempi di recupero che mettono a dura prova corpo e mente. Tuttavia, il messaggio che manda è chiaro: nonostante tutto, la speranza resta viva.
L’ex attaccante livornese, conosciuto per la sua determinazione in campo, oggi trasferisce quella stessa forza nella lotta contro la malattia. L’idea che trasmette è che, anche nei momenti più bui, il coraggio e l’affetto ricevuto possano trasformarsi in una medicina parallela, in grado di dare nuova linfa. Il suo esempio va oltre il calcio: diventa un simbolo di resilienza per tutti coloro che combattono silenziosamente battaglie simili.
