L’Inter perde partita e serenità allo Stadium. I nerazzurri prima raggiungono la Juventus, poi ribaltano il 2-1, infine si fanno rimontare dal 2-3. Due sconfitte in tre partite per Chivu alle prese con la prima crisi stagionale e soprattutto con il caso Thuram.
Il caso Thuram: leggerezza o segnale inquietante?
A infiammare ulteriormente gli animi dei tifosi nerazzurri è stato il caso dei fratelli Thuram. Marcus, autore del momentaneo 3-2 nerazzurro allo Stadium, non ha esultato al momento del gol. Il calciatore dell’Inter e Khéphren, protagonista del gol del pareggio bianconero, sono stati inquadrati dalle telecamere durante il check del Var sul 4-3 decisivo di Adzic. I due hanno scambiato parole, sguardi e sorrisi. Quanto basta per infuriare la tifoseria, già provata dalla sconfitta. Più di qualcuno ha già chiesto a Marcus di lasciare immediatamente l’Inter. Khéphren ha poi chiarito ai microfoni di Dazn: “Non stava ridendo. Mi ha guardato era orgoglioso del mio gol ma dispiaciuto per la rete subita dall’Inter”. Spiegazioni che non basteranno, probabilmente, a ricucire lo strappo.
Chivu in discussione: circolano le prime voci
L’episodio, sebbene secondario rispetto ai problemi tattici e mentali della squadra, fotografa bene l’atmosfera attuale: l’Inter appare meno cattiva, meno affamata, più fragile anche nell’immagine che trasmette all’esterno. La sconfitta di Torino non è un unicum. L’Inter fatica a mantenere intensità e concentrazione per novanta minuti e la fragilità psicologica diventa un limite evidente. Vincere allo Stadium è sempre stato complicato, anche negli anni migliori, ma la sensazione è che Chivu dovrà affrontare la situazione con urgenza anche perché iniziano già a circolare le prime voci sulla sua panchina, qualora l’attuale guida tecnica non riuscisse a invertire la rotta. Per ora resta un’ipotesi, ma il solo fatto che venga evocata dice molto sul livello di incertezza che circonda l’Inter.
Un parallelo che preoccupa: Inter come nel 2011/12
Al netto delle voci, preoccupa il rendimento. Da quando esistono i tre punti per vittoria (1994/95), solo in tre occasioni l’Inter ha perso due delle prime tre giornate di campionato. L’ultima volta risale a quattordici anni fa, quando si alternarono in panchina Gasperini, Ranieri e Stramaccioni e la stagione prese una pessima piega. Questa Inter, tuttavia, appare più competitiva, anche se, allora come oggi, la squadra sembrava incapace di mantenere la giusta concentrazione per tutta la durata delle gare, lasciando emergere crepe soprattutto sul piano mentale. Resta da capire se le due sconfitte con Udinese e Juventus resteranno solo episodi isolati: l’unica certezza è che rappresentano un campanello d’allarme per un’Inter che rischia di perdere identità e certezze.
