Juventus, caccia al nuovo ds. Comolli guida la ricerca e spuntano nomi esteri

Comolli

Damien Jacques Comolli, direttore generale della Juventus FC. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 14, 2025

Il direttore generale bianconero valuta profili italiani e stranieri per rafforzare l’area sportiva.

La Juventus è al lavoro per individuare il nuovo direttore sportivo che dovrà affiancare la dirigenza nella costruzione della squadra. A guidare la ricerca è il dg Comolli, che tiene aperte sia le piste italiane che quelle internazionali.

La Juventus e la nuova strategia dirigenziale

Il club bianconero sta vivendo una fase cruciale della propria riorganizzazione. Dopo anni caratterizzati da cambiamenti, dimissioni e una continua ricerca di equilibrio, la società ha deciso di affidare al direttore generale Comolli il compito di individuare la figura più adatta a ricoprire il ruolo di ds. Non si tratta di una scelta secondaria, perché il nuovo dirigente avrà un ruolo decisivo nella gestione delle trattative di mercato, nel dialogo con l’allenatore e nella pianificazione tecnica per le prossime stagioni. La Juventus sa bene che per tornare a competere stabilmente ad alti livelli non basta affidarsi solo al campo, ma serve una struttura solida anche dietro le quinte. Per questo motivo il progetto è orientato a selezionare un profilo che garantisca esperienza, capacità di visione e credibilità internazionale, in grado di rafforzare l’identità della squadra e al tempo stesso di renderla più competitiva rispetto a rivali sempre più organizzate come Inter, Milan e Napoli.

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Comolli insieme a Giorgio Chiellini. – @ANSA

Lavoro di Comolli e ipotesi italiane

Nella lista dei nomi vagliati da Comolli ci sono dirigenti che hanno già operato con successo in Italia, mostrando abilità nel gestire budget, contratti e valorizzazione dei giovani. La Juventus guarda con interesse a profili che conoscano bene il contesto della Serie A e che siano in grado di muoversi con rapidità sul mercato nazionale. La linea italiana avrebbe il vantaggio di una conoscenza diretta del campionato e delle dinamiche interne, oltre a rapporti consolidati con società e procuratori. Comolli, in quanto garante della continuità e del rispetto della sostenibilità finanziaria, cerca un equilibrio tra ambizione sportiva e solidità gestionale. Il prossimo ds dovrà quindi dimostrare non solo capacità tecniche, ma anche la prontezza di sapersi muovere in un contesto complesso come quello juventino, fatto di grandi aspettative e di pressione mediatica costante.

Le piste estere e le prospettive future

Accanto alle ipotesi italiane, resta viva anche la possibilità di puntare su un profilo internazionale. Comolli non chiude la porta a candidati provenienti dall’estero, convinto che un dirigente con esperienza europea possa offrire nuove idee e una visione più moderna nella gestione del club. L’attenzione potrebbe rivolgersi a figure che hanno operato in campionati come la Ligue 1, la Bundesliga o la Liga, mercati dove spesso nascono talenti capaci di imporsi rapidamente anche a livello internazionale. Una scelta di questo tipo rappresenterebbe una scommessa più coraggiosa, ma allo stesso tempo in linea con l’obiettivo di rendere la Juventus competitiva non solo in Italia, ma anche sul palcoscenico europeo. I prossimi mesi saranno decisivi per capire quale direzione prenderà il club: affidarsi a un dirigente italiano, già rodato nel contesto nazionale, oppure puntare su una figura estera in grado di dare una spinta innovativa al progetto. In ogni caso, la decisione avrà un impatto determinante sul futuro sportivo e gestionale della squadra bianconera.

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