Atalanta, Percassi su Lookman: “vogliamo solo chi è concentrato sulla nostra maglia”

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Ademola Lookman nella finale della UEFA SUPER CUP. - @Yahoo Sport

Luca Antonelli

Settembre 15, 2025

l’Ad Nerazzurro chiarisce la scelta della non convocazione e ribadisce i principi del club: servono calciatori al 100% sulla causa Atalanta, in sintonia con Juric e lo spogliatoio.

Alla vigilia di Atalanta-Lecce, Luca Percassi ha spiegato perché Ademola Lookman non è stato convocato: il club vuole giocatori concentrati e pronti a dare tutto per la maglia. Una posizione netta che si inserisce in settimane calde sul mercato e che apre riflessioni tecniche e di spogliatoio su come i nerazzurri intendono proseguire la stagione.

La decisione del club: perché Lookman è rimasto fuori e quale messaggio manda l’Atalanta

La scelta di lasciare Lookman fuori dall’elenco dei convocati non nasce dal caso, ma da una linea di principi che la società ha voluto riaffermare pubblicamente. Nelle parole di Percassi: l’Atalanta ha bisogno di giocatori focalizzati, pronti a dare il 100% alla causa e a rispettare le regole condivise con l’allenatore Juric. Non è un atto punitivo isolato, ma la conferma che l’identità nerazzurra si fonda su disciplina, responsabilità e appartenenza.

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Nell’immagine, Ademola Lookman con la maglia dell’Atalanta. – @FootAfrica

Dal punto di vista del gruppo, la società preferisce puntare su chi offre affidabilità emotiva e condizione mentale, evitando che un caso individuale assorba energie collettive. Il messaggio ai compagni è chiaro: le regole valgono per tutti e lo spogliatoio viene prima delle ambizioni personali.

C’è anche un risvolto di immagine: in un campionato come la Serie A, stabilire un perimetro di comportamento serve a proteggere la squadra da eccessive pressioni mediatiche. La maglia viene prima di tutto, e chi esce dal tracciato deve dare segnali concreti di impegno per riconquistare la fiducia.

Il contesto di mercato: corte dell’Inter, promesse e valutazioni

La vicenda nasce da un’estate segnata dalle mosse dell’Inter, che ha spinto con forza per Lookman, trovando però l’Atalanta ferma sulle proprie posizioni: niente svendite, niente cessioni a dirette concorrenti e trasferimento solo a cifre ritenute adeguate. L’attaccante avrebbe espresso il desiderio di cambiare aria, ma la società ha ribadito i suoi paletti, preferendo il rischio di un braccio di ferro alla perdita di un asset a condizioni sfavorevoli.

Si è parlato anche di atteggiamenti duri da parte del giocatore, con indiscrezioni su presunti segnali di malcontento per forzare la mano. La risposta della società è stata ferma: mantenere una linea istituzionale, difendere il valore del calciatore e non piegarsi a pressioni esterne.

La non convocazione alla vigilia di Atalanta-Lecce è stata quindi interpretata come un passaggio decisivo: chi resta deve dimostrare di essere pienamente dentro al progetto. Non si chiudono le porte a un rientro, ma finché non ci sarà la certezza di avere un giocatore al 100%, la società continuerà a proteggere il gruppo.

Campo, spogliatoio e prospettive: cosa cambia per Juric

Sul piano tecnico, l’assenza di Lookman costringe Juric a rimodellare le rotazioni offensive. L’Atalanta ha alternative valide, ma perde un calciatore capace di unire strappo palla al piede, attacco della profondità e freddezza sotto porta. Servono quindi automatismi più codificati, con mezzali pronte agli inserimenti, esterni rapidi nel fornire il passaggio decisivo e maggiore contributo in zona gol dai difensori sui calci piazzati.

La situazione può però trasformarsi in opportunità: senza un riferimento centrale, aumentano le responsabilità diffuse. Ogni reparto è chiamato a fare un passo in più: i centrocampisti con più tiro da fuori, gli esterni con più precisione nell’ultimo passaggio, le punte con più movimenti intelligenti per liberare spazi.

Dal punto di vista dello spogliatoio, il messaggio di Percassi rafforza l’idea di equità: gioca chi è davvero al 100%. Questo clima competitivo può aumentare la motivazione anche di chi finora ha avuto meno spazio. A lungo termine, se Lookman ritroverà concentrazione e sarà reintegrato, l’Atalanta potrà beneficiare nuovamente della sua qualità, senza però sacrificare i valori di gruppo che restano la priorità assoluta.

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