Il tecnico analizza la sconfitta interna, evidenzia limiti tecnici e fisici della squadra e guarda già al derby: “Serve più velocità, attenzione e recupero”
La Roma esce sconfitta in casa contro il Torino, e Gian Piero Gasperini non nasconde le difficoltà: una formazione avversaria molto compattata, il caldo che ha inciso, e un risentimento muscolare per Paulo Dybala costretto al cambio già nel primo tempo. Nonostante ciò, il tecnico giallorosso riconosce alcuni aspetti positivi, pur ribadendo la necessità di migliorare la fase finale del gioco e la prontezza mentale. In vista del prossimo impegno, il derby, la tensione dovrà salire.
Le cause della sconfitta: squadra avversaria chiusa, caldo, mancanza di brio finale
Gasperini ha sottolineato come la chiusura difensiva del Torino abbia reso problematico trovare spazi e creare occasioni limpide. Il Torino si è difeso con numerosi uomini, limitando le linee di passaggio, costringendo la Roma a cercare soluzioni più elaborate, spesso lente o prevedibili. Questa strategia ha favorito l’avversario, che ha potuto gestire meglio i momenti cruciali, soprattutto nell’ultimo passaggio o nel tiro finale.

A complicare le cose anche le temperature elevate: “Poi le energie vengono meno con queste temperature…” ha detto Gasperini. Il caldo ha inciso non solo sul ritmo, ma anche sulla lucidità: la fatica si è fatta sentire, limitando la capacità di accelerare, cambiare marcia, spingere negli ultimi 20-25 minuti con la stessa efficacia. La preparazione atletica e la resistenza sono messe alla prova in questi casi, e ogni piccolo errore o ritardo si paga caro.
Infine, emergono difetti tecnici-tattici: la Roma è apparsa meno incisiva nel tiro, con meno precisione nei traversoni e negli inserimenti; l’ultimo passaggio è spesso arrivato troppo tardi o troppo prevedibilmente; inoltre, le situazioni di calcio piazzato non hanno dato il peso che avrebbero potuto. In particolare, Gasperini segnala che il gol subito — che ha fatto la differenza — era evitabile, un’azione che poteva essere contrastata meglio.
Il caso Dybala: risentimento muscolare, gestione del tridente e ruoli
Il cambio di Paulo Dybala a fine primo tempo è stato motivato da un risentimento muscolare alla coscia sinistra, secondo le dichiarazioni del tecnico. Un dettaglio non secondario: la condizione fisica del numero dieci pesa sia sull’immediato che sulla costruzione delle prossime partite, specialmente con impegni ravvicinati. Gestire Dybala significa dosarlo, farlo esprimere nel miglior modo possibile, ma anche tutelarlo per evitare ricadute.
La scelta iniziale del tridente — con Dybala centravanti al posto di Ferguson — è stata una scelta “sperimentale”, dovuta anche al fatto che alcuni giocatori rientravano dalle nazionali e non erano al massimo della forma. Gasperini sottolinea che Dybala è stato attivo, che ha fatto bene anche come punta centrale di riferimento, dimostrando versatilità: “Può giocare in tutte le zone del campo, quando non c’è la sua assenza si fa sentire.” Ma essere versatili non sempre basta se la squadra manca di ritmo o intensità in certi momenti.
Questa gestione del reparto offensivo mostra come Gasperini cerchi di bilanciare le esigenze tattiche, le condizioni fisiche e le disponibilità della rosa. Dybala resta centrale nel progetto offensivo, ma la Roma pare dover affrontare la preseason mentale e fisica: rientri, affaticamenti, ritmi internazionali che pesano. Anche altri elementi (come Soulé) sono stati menzionati positivamente nel primo tempo, ma la squadra nel complesso non ha saputo concretizzare quanto creato.
Le prospettive per il derby: cosa serve per rialzarsi
Gasperini guarda già avanti al derby, considerando che la tensione e l’attenzione dovranno salire rispetto alla partita contro il Torino. È un momento chiave della stagione, dove gli errori si pagano e la prestazione assume valore non solo per i punti ma anche per la fiducia. Serve equilibrio tra concretezza e spettacolo.
Per migliorare, la Roma dovrà aumentare la velocità di gioco, specialmente nei passaggi decisivi e negli inserimenti offensivi, e limitare i tempi morti. Il ruolo del possesso palla deve essere più efficace: non basta avere la palla se non si riesce a costruire con scelte rapide e incisive. Al tempo stesso, l’ultimo passaggio e il tiro devono essere precise: troppi errori nei momenti importanti hanno impedito la rimonta o il pareggio.
In fase difensiva, occorre una maggiore concentrazione mentale: non subire gol evitabili, essere pronti sui calci piazzati, coprire le zone fragili che l’avversario tende ad attaccare. Il fatto che la Roma abbia subito una rete che Gasperini giudica evitabile è emblematico della necessità di non abbassare mai la guardia.
Infine, il recupero fisico diventa essenziale. Con molti giocatori che rientrano dalle nazionali, con Dybala acciaccato, con gli sforzi richiesti per mantenere ritmi alti, il lavoro dello staff sarà determinante: gestione degli allenamenti, rotazioni, gestione del carico. Solo così la Roma potrà affrontare il derby con la forza atletica e mentale necessaria per competere ai massimi livelli.
