Locatelli: «Carichi e fiduciosi. Non so se siamo più forti ma sicuramente siamo più uniti»
Alla vigilia dell’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund, Manuel Locatelli, capitano della Juventus, ha parlato con fermezza e chiarezza. Il centrocampista ha sottolineato che la squadra arriva al big match con grande entusiasmo, cosciente dei propri limiti ma anche convinta della propria forza. L’eliminazione subita lo scorso anno resta un monito: c’è voglia di riscatto. Il tema che risuona più forte è quello della cohesione, della volontà di restare uniti nei momenti difficili, e dell’aggressività come arma per sorprendere un avversario tosto come il Dortmund.
La spinta psicologica del gruppo verso il riscatto
Locatelli comincia ricordando il dispiacere per l’eliminazione nella scorsa edizione della Champions League: un momento che ha lasciato cicatrici sul piano emotivo, ma che oggi può trasformarsi in carburante. Il fatto che la squadra sia sana, compatta e motivata è per lui un elemento distintivo: un gruppo solido che non vuole ripetere gli stessi errori.

Il capitano sottolinea la bellezza e il fascino della competizione europea: “l’adrenalina c’è, anche perché comincia la competizione più bella. Sentire la musichetta domani in casa sarà speciale”. Questo entusiasmo si aggiunge al successo recente nel derby d’Italia, che ha dato fiducia, ma Locatelli non nasconde che ci sono margini di miglioramento: nella partita con l’Inter la Juve ha subito tre gol, un segnale che la difesa deve rimanere vigile.
Dal punto di vista mentale, la squadra non vuole far pesare le paure: il capitano afferma che nello sport non può esserci spazio per timori. Il mister Tudor ha lavorato anche su questo aspetto, parlando molto con i giocatori per portare serenità e concentrazione. La presenza di Locatelli è fondamentale: trasmettere calma, rafforzare il senso di appartenenza, ricordare che ogni partita è un’occasione, indipendentemente dalla difficoltà dell’avversario.
Borussia Dortmund: rispetto, strategia e aggressività
Riguardo al Borussia Dortmund, Locatelli mostra grande rispetto per la realtà tedesca: organizzazione, qualità tecnica e preparazione tattica lo rendono un avversario ostico. È evidente che non sarà una partita facile, ma la Juventus ha le armi per dire la sua.
La chiave – secondo Locatelli – sarà l’aggressività. Non tanto intesa come durezza o falli, ma come intensità mentale e fisica, tanto nel pressing quanto nella gestione dei momenti di transizione. La Juve dovrà concentrarsi sul proprio modo di giocare, cercando di imporre ritmo e non subire troppo.
Strategicamente, il messaggio è chiaro: servono equilibrio e compattezza, soprattutto nei momenti di difficoltà. Quando il Dortmund cercherà di spingere, sarà fondamentale restare uniti e pronti a sacrificarsi. La forza della Juve potrà emergere anche nella capacità di avere giocatori sempre disponibili ad aiutare i compagni e a mantenere lucidità nei momenti chiave.
Siamo più uniti, ma quanto siamo cresciuti?
Locatelli riflette sul concetto di crescita rispetto alla stagione precedente: “non so se siamo più forti dello scorso anno, ma sicuramente siamo più uniti”. È una distinzione importante: la forza non è ancora certificata, ma l’unità è già concreta.
Questo sentimento di squadra emerge anche dall’idea che ogni giocatore deve essere pronto, che ognuno ha un ruolo che conta. Non si tratta solo di titolari e riserve, ma di contributi e responsabilità condivise. Tudor chiede un gioco più verticale, iniziative offensive, ma anche sacrificio difensivo. Il fatto che il capitano interpreti pienamente queste richieste indica che nelle gerarchie c’è disponibilità e rispetto per la filosofia dell’allenatore.
Un altro aspetto è la gestione delle aspettative: non puntare troppo in alto subito, ma costruire giorno per giorno. Saper fare bene le piccole cose, mantenere la concentrazione, evitare cali di tensione. La Champions League è spietata con chi non è costantemente al 100 %, e la Juve sembra aver compreso che l’unità, la mentalità condivisa e il sostegno reciproco possono fare la differenza nei momenti decisivi.
