L’Atalanta perde, come era abbastanza prevedibile, a Parigi. Al netto del risultato, la notizia che scuote l’ambiente nerazzurro è l’ennesima non convocazione di Ademola Lookman per la sfida di Champions League tra Atalanta e Paris Saint Germain. Un’assenza pesante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche simbolico: l’attaccante nigeriano, si ritrova a guardare dalla tribuna una delle partite più prestigiose della stagione.
La gestione dell’Atalanta: pragmatismo e disciplina
Il motivo non è legato a condizioni fisiche o scelte tattiche, bensì a una situazione di frizione interna che affonda le radici nelle trattative di mercato estive. In passato proprio il PSG aveva provato a strappare Lookman con un’offerta da 20 milioni di euro, giudicata troppo bassa dall’Atalanta. Quest’anno, invece, c’è stato un flirt con l’Inter, sfumato senza lieto fine. Nel mezzo, il tentativo del co-proprietario Stephen Pagliuca di ricucire i rapporti, ma senza successo. La scelta di escludere Lookman dalla lista dei convocati contro il Paris Saint Germain riflette lo stile gestionale dell’Atalanta. La società bergamasca, come ribadito dalla proprietà non si muove di un centimetro: solo chi è completamente concentrato sul progetto della Dea può indossarne la maglia.
Una filosofia precisa: il club conta più del calciatore
L’Atalanta ne esce rafforzata: ha dimostrato in più occasioni di saper gestire situazioni delicate senza farsi condizionare da pressioni esterne: prima con i casi legati a giocatori chiave come Ilicic o Papu Gómez, oggi con Lookman. L’obiettivo è mantenere intatto l’equilibrio dello spogliatoio e preservare l’identità di un club che ha fatto della compattezza la sua forza. Sul piano tecnico, l’assenza di un calciatore come Lookman contro i campioni in carica della Champions League pesa moltissimo, ma l’Atalanta preferisce rinunciare a un talento pur di salvaguardare disciplina e concentrazione. È una strategia che conferma la filosofia del club: nessun singolo è più importante della squadra.
Lookman adesso è di fronte a un bivio
Per un calciatore come Lookman, rinunciare a partite come PSG-Atalanta o il prossimo big match contro la Juventus significa privarsi di opportunità irripetibili per accrescere la propria reputazione internazionale. Momenti che valgono più di qualsiasi trattativa di mercato. L’Atalanta difende il gruppo e il progetto sportivo, e ha messo Lookman di fronte al bivio. La sensazione è che, senza una visione più ampia da parte dell’entourage, rischi di emergere l’immagine di un campione ostaggio di strategie poco lungimiranti. Una situazione che, se non gestita con saggezza, potrebbe compromettere tanto il presente quanto il futuro di un giocatore che sembrava destinato a lasciare il segno ma per ora sta segnando solo il passo.
