Gli stop di Paulo Dybala,Un talento straordinario spesso frenato dagli infortuni

Dybala

Dybala, con la maglia della AS Roma. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 18, 2025

Un talento straordinario spesso frenato dagli infortuni: la carriera di Paulo Dybala raccontata attraverso le tappe più difficili, tra ricadute, assenze e ritorni attesi.

Negli ultimi anni la carriera di Paulo Dybala è stata una continua altalena tra colpi di classe e stop forzati. L’attaccante argentino, arrivato in Italia giovanissimo e presto diventato protagonista con la maglia della Juventus, ha dovuto affrontare una lunga serie di infortuni che hanno segnato il suo percorso. Stiramenti, lesioni muscolari e problemi ricorrenti hanno spesso interrotto il suo cammino, costringendolo a fermarsi nei momenti più delicati della stagione. Con il passaggio alla Roma sembrava arrivato il momento della rinascita, ma anche nella Capitale i guai fisici non hanno smesso di accompagnarlo. Tra assenze prolungate, interventi chirurgici e ritorni attesi, la storia recente di Dybala è quella di un talento straordinario che continua a lottare contro la propria fragilità fisica, cercando di ritrovare continuità sia in Serie A che con la maglia dell’Argentina.

Gli inizi promettenti senza ombre

Quando approdò in Italia dal Palermo nel 2012, Paulo Dybala era un attaccante giovane, tecnico, dotato di dribbling e accelerazione che lasciavano intravedere un grande futuro. Nei primi anni in Sicilia non ebbe problemi fisici rilevanti, riuscendo a garantire continuità di rendimento.

Con il passaggio alla Juventus nell’estate 2015, le aspettative salirono alle stelle. I primi anni a Torino furono ricchi di trofei e prestazioni decisive, con una condizione fisica che gli consentì di esprimersi ad alti livelli. Fino al 2017 circa, infatti, gli stop furono sporadici e di lieve entità.

Dybala
Dybala saluta i propri tifosi. – @ANSA

Gli stop muscolari in maglia Juventus

Dal 2017 in poi la situazione cambiò. Dybala iniziò a convivere con infortuni muscolari ricorrenti: problemi agli adduttori, stiramenti al bicipite femorale, fastidi al polpaccio. In più occasioni fu costretto a saltare partite decisive in campionato e in Champions League.

Nella stagione 2019/2020, in particolare, ebbe diversi problemi fisici che gli impedirono di trovare la migliore condizione, riducendo la sua continuità e alimentando dubbi sulla sua tenuta. Nonostante ciò, quando era in campo riusciva comunque a decidere le partite con giocate da fuoriclasse.

L’approdo alla Roma e i nuovi infortuni

Il trasferimento alla Roma nell’estate 2022 venne vissuto come una rinascita. L’accoglienza al Colosseo Quadrato rimane una delle immagini più iconiche del calcio recente. Tuttavia, anche in giallorosso gli infortuni hanno continuato a tormentarlo.

Lesioni al flessore, problemi agli adduttori, ricadute muscolari e distorsioni hanno caratterizzato le stagioni in giallorosso. Nel 2024/2025 ha accumulato oltre 150 giorni di assenza per sei problemi distinti, tra cui una grave lesione al tendine semitendinoso operata a marzo, che lo ha tenuto fuori fino alla fine della stagione.

A settembre 2025 un nuovo allarme: durante una gara contro il Torino ha accusato una distrazione muscolare alla coscia sinistra, con prognosi di alcune settimane di stop, saltando anche impegni cruciali come il derby con la Lazio e l’esordio europeo.

La Nazionale e i sogni spezzati

Gli infortuni hanno condizionato anche la carriera in Nazionale. Più volte convocato, spesso non è riuscito a dare continuità per problemi fisici accumulati nei club. Con l’Argentina ha dovuto rinunciare a diverse competizioni, perdendo l’occasione di essere protagonista.

Al Mondiale 2022 in Qatar fece parte della rosa campione del mondo, ma non al centro del progetto per via delle condizioni precarie. Rimane comunque memorabile il rigore calciato nella finale contro la Francia, testimonianza della sua freddezza nei momenti decisivi.

Tra talento, fragilità fisica e prospettive di rinascita

Oggi Dybala resta uno dei giocatori più amati, ma anche più fragili del calcio internazionale. Il suo sinistro resta una garanzia di spettacolo, capace di cambiare il corso di una partita in un istante. Allo stesso tempo, la sua fragilità fisica rimane un’incognita che accompagna ogni stagione.

Gli staff medici hanno lavorato per gestire meglio i suoi carichi di lavoro, con allenamenti personalizzati e programmi di prevenzione, ma le ricadute restano un problema ricorrente. Ogni suo ritorno genera entusiasmo, ogni stop alimenta la delusione dei tifosi.

Con i suoi 32 anni da compiere nel 2025, il futuro dipenderà dalla capacità di convivere con un corpo che manda segnali chiari: meno margini per rischiare, più necessità di gestione e di equilibrio. La speranza è che possa ancora regalare ai tifosi momenti di magia, dimostrando che, nonostante gli ostacoli, il talento non si arrende mai.

 

Change privacy settings
×