Il derby Roma-Lazio del 21 settembre si preannuncia ad altissimo rischio. Dopo i gravi incidenti dello scorso 13 aprile, con 24 agenti feriti e 6 ultrà arrestati, le autorità hanno innalzato il livello di attenzione. La Questura di Roma ha già predisposto un massiccio schieramento di forze dell’ordine per prevenire nuovi scontri, ma soprattutto le possibili infiltrazioni di gruppi ultrà stranieri, storicamente legati a Roma e Lazio e noti in tutta Europa per episodi di violenza.
Le alleanze internazionali degli ultrà della Roma
La Curva Sud romanista si prepara ad accogliere diversi gruppi di tifoserie europee storicamente alleati. Domenica a pranzo sono attesi i greci del Gate 13 del Panathinaikos, i temuti spagnoli del Frente Atlético (Atletico Madrid) e i croati dei Bad Blue Boys (Dinamo Zagabria). Un fronte compatto, cementato non solo dalla passione calcistica ma anche da una ideologia politica comune, che da tempo orienta le alleanze delle curve. Non mancano però rivalità incandescenti: i romanisti condividono con i greci la forte contrapposizione all’Olympiacos, gemellato con la Stella Rossa, protagonista nel 2023 del clamoroso rogo dello striscione dei Fedayn a Belgrado. Episodi come questo hanno alimentato rancori e reso ancora più delicato il quadro della sicurezza.
Le alleanze internazionali degli ultrà della Lazio
Sul fronte opposto, la Curva Nord biancoceleste può contare sull’appoggio di diverse tifoserie “amiche”, anch’esse note in Europa per la loro violenza. Domenica sono attesi i tedeschi del Lokomotive Lipsia (Ultras e Blue Side Lok), i polacchi degli Sharks Hooligans del Wisla Cracovia, i bulgari del Sofia West del Levski Sofia e gli inglesi della Inner City Firm del West Ham. Questi gruppi non sono nuovi a trasferte in Italia: nel 2015 gli hooligans polacchi provocarono durissimi scontri con la polizia, e anche nel 2024 la loro presenza contribuì ad alimentare i disordini prima del derby. La loro alleanza con i laziali affonda le radici in legami politici e ideologici simili a quelli dei rivali romanisti.
Roma sotto esame in vista di Euro 2032
Oltre al rischio ordine pubblico, il derby mette sotto pressione le istituzioni cittadine. Roma, infatti, punta a ospitare gli Europei del 2032 con due stadi: l’Olimpico e il futuro impianto di Pietralata. Per questo motivo l’immagine internazionale della città è considerata cruciale, e nuove scene di guerriglia urbana potrebbero danneggiare la candidatura italiana. Il sindaco Gualtieri, l’Uefa, la Figc e la Roma si sono incontrati per discutere delle misure di sicurezza, consapevoli che i riflettori europei saranno puntati sul derby. Il 21 settembre sarà dunque una prova decisiva non solo per le forze dell’ordine, ma per l’intera città, chiamata a dimostrare di saper garantire sport e sicurezza a livello internazionale.