Il tecnico biancoceleste incrocia le dita: Castellanos torna, Rovella resta in dubbio, Pedro possibile sorpresa nell’undici titolare.
In vista del derby contro la Roma, la Lazio cerca rassicurazioni dall’infermeria. Taty Castellanos ha già ripreso gli allenamenti in gruppo e punta al recupero in tempo, mentre Nicolò Rovella convive con fastidi alla pubalgia che ne mettono in dubbio la presenza. In attacco, Maurizio Sarri valuta una novità tattica con Pedro pronto a giocarsi la maglia da titolare al posto di Cancellieri. Tra dubbi fisici, possibili sostituzioni e strategie mentali, il derby si avvicina con qualche incognita per i biancocelesti.
Le condizioni fisiche: Castellanos quasi ok, Rovella in bilico
Lazio è alle prese con l’infermeria in questa settimana delicata, ma arriva qualche buona notizia. Castellanos, dopo un affaticamento muscolare accusato al termine della sfida contro il Sassuolo, ha preso parte agli allenamenti in gruppo, segnale chiaro che lo staff medico lo giudica in miglioramento. Se non ci saranno ricadute, l’attaccante argentino dovrebbe essere disponibile per la stracittadina, rappresentando un’importante opzione offensiva per Sarri dato che la carta offensiva degli aquilotti non brilla ultimamente per incisività.

Al netto del recupero di Castellanos, la situazione di Rovella è più complessa. Il centrocampista, alle prese da settimane con fastidi alla zona pubica/pubalgia, ha saltato diverse sedute – inclusa la doppia seduta recente – perché la sua condizione non è ancora stabile. Gli accertamenti hanno escluso lesioni gravi, ma il dolore e il rischio di peggioramento impongono prudenza. A Formello filtra ottimismo moderato: Rovella spera di testare oggi la capacità di reggere sforzi più intensi, ma la sua titolarità non è affatto garantita.
Nel frattempo altri giocatori restano ai margini: Vecino è guarito clinicamente ma non si sente ancora pronto per i 90 minuti, mentre altri come Lazzari e Patric sono out o in dubbio. Lo scenario appare quindi frammentato: non tutti i titolari saranno al massimo della forma, e Sarri dovrà valutare ogni elemento con attenzione, considerando che ogni cambio può modificare in modo sostanziale la disposizione tattica e l’equilibrio della squadra.
Le alternative tattiche: chi può subentrare e come cambiare assetto
Data l’alta probabilità che Rovella non sia al 100 %, Sarri sta studiando varie soluzioni a centrocampo. In caso di forfait del regista, l’allenatore potrebbe affidarsi a Cataldi o Belahyane per affiancare Dele-Bashiru (se confermato), oppure preferire un doppio mediano più solido per blindare la zona centrale, sacrificando forse qualità in costruzione ma guadagnando in protezione. Questo permetterebbe di salvaguardare energie e limitare la pressione avversaria durante il derby, partita che spesso richiede grande ordine tattico oltre che talento.
In attacco la novità più concreta è l’ipotesi Pedro titolare. Lo spagnolo è visto come un jolly in grado di offrire fantasia, tecnica e capacità di incidere nei momenti topici. Potrebbe partire come esterno destro, oppure agire alle spalle di Castellanos, o anche sostituire direttamente Cancellieri nel suo ruolo, se Sarri decidesse di cambiare i profili offensivi. Pedro ha mostrato in passato di saper alzare il livello contro la Roma, e potrebbe essere la mossa sorpresa per sorprendere l’avversario.
Anche qualche cambio in difesa o sulle fasce laterali non è da escludere, soprattutto se le assenze si moltiplicano. Sarri dovrà valutare la compatibilità tra chi gioca e come la squadra riesce a mantenere equilibrio tra fase offensiva e difensiva: non basta avere pedine migliori o più esperte, ma serve che il sistema risponda bene, con velocità nei rientri, coperture adeguate e equilibrio in mezzo al campo.
L’impatto mentale e la pressione del derby: oltre il modulo, serve carattere
Il derby non è mai una partita come le altre. A livello mentale, la Lazio deve gestire non solo le difficoltà fisiche ma anche la pressione dell’attesa e delle aspettative. Il recupero di Castellanos offre fiducia, Rovella rappresenta un’incognita che può pesare soprattutto nei minuti finali. Sarri ha spesso sottolineato l’importanza del carattere, della capacità di soffrire quando le cose non vanno come si vorrebbe.
In una sfida come quella con la Roma, la lucidità nei momenti chiave può fare la differenza: errori, passaggi sbagliati, possessi persi diventano amplificati. Chi entra dalla panchina dovrà rispondere presente, Pedro compreso; ma anche chi partirà titolare dovrà sopportare tensione e gioco fisico. La Lazio ha bisogno di compattezza, di unità, di giocatori che non si disuniscano sotto pressione.
Sarri probabilmente parlerà molto in questi giorni con lo spogliatoio, per trasmettere fiducia, coesione e consapevolezza che le assenze o i limiti fisici non giustificano una prestazione sotto tono. Perché nel derby non bastano i singoli: serve che la squadra nel suo insieme sappia reagire, mantenere il sangue freddo, fare le giocate semplici ma vitali nei momenti di caos.
Se la Lazio riuscirà a combinare recuperi fondamentali, alternative efficaci e atteggiamento mentale forte, potrà presentarsi al derby con una formazione che, anche se non ideale, abbia una identità chiara e la volontà di imporsi. In caso contrario, le incognite – fisiche e tattiche – potrebbero pesare molto sul risultato.
