Vardy primo stop: appuntamento a metà ottobre

Jamie Vardy Cremonese

Jamie Vardy, attaccante della Cremonese Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Settembre 19, 2025

Il colpo a sorpresa dell’estate calcistica italiana è stato senza dubbio l’arrivo di Jamie Vardy in Serie A, con la maglia della Cremonese. L’attaccante inglese, dopo aver scritto pagine memorabili con il Leicester City, ha deciso di vivere una nuova sfida in Italia, diventando il simbolo della rinascita del club grigiorosso.

 Vardy, l’infortunio che rischia di frenare il cammino

A pochi giorni dall’esordio allo Zini, in casa, però, è arrivata la prima battuta d’arresto. Jamie Vardy ha accusato un risentimento muscolare che lo mette in dubbio per la sfida casalinga allo Zini contro il Parma. Gli esami strumentali hanno escluso complicazioni gravi, ma lo staff medico preferisce non correre rischi, rimandando il suo pieno rientro. Dopo il Parma, infatti, la Cremonese affronterà Como e Inter in trasferta, prima della sosta per le nazionali. Di conseguenza, l’appuntamento con i tifosi grigiorossi allo Zini potrebbe slittare al 20 ottobre contro l’Udinese. Un’attesa che rischia di smorzare l’entusiasmo iniziale, ma che non intacca la voglia di Vardy di diventare protagonista in questa nuova avventura

L’ambientamento di Vardy nel calcio italiano

Nonostante lo stop, il numero 10 della Cremonese sta lavorando duramente per integrarsi nel campionato di Serie A. . Il centravanti inglese non vuole essere una semplice “riserva di lusso”: fin dai primi allenamenti ha dimostrato grande determinazione, spirito di sacrificio e la voglia di incidere. I compagni di squadra lo hanno accolto con rispetto e ammirazione, vedendo in lui un esempio di professionalità e carisma. Il club gli ha anche  messo a disposizione un insegnante di lingua, e Vardy frequenta regolarmente lezioni di italiano per comunicare meglio con staff e compagni. La sua attitudine positiva lo sta aiutando a colmare in fretta le difficoltà di ambientamento.

La nuova vita sul lago di Garda

Un ruolo fondamentale nell’avventura italiana di Jamie Vardy è svolto dalla sua famiglia. Inizialmente la moglie Becky e i tre figli sarebbero dovuti restare in Inghilterra, ma alla fine hanno deciso di trasferirsi con lui in una villa a Salò, sul lago di Garda. Becky, innamorata della zona già da una vacanza precedente, ha convinto l’attaccante ad accettare la proposta accompagnandolo anche alle lezioni di lingua. Vardy ha già imparato alcune delle espressioni più colorite. Le parolacce lo divertono e sono diventate un simpatico tormentone negli spogliatoi. Al netto della simpatia, però, l’impegno dell’attaccante inglese dimostra di vivere questa esperienza non come un semplice intermezzo di carriera, ma come una vera e propria sfida professionale.

 

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