Gasperini pronto al primo derby capitolino: “Daremo il massimo”

Giampiero Gasperini

Giampiero Gasperini con la maglia della AS Roma. - @ASROMA

Luca Antonelli

Settembre 20, 2025

Per il tecnico della Roma è un debutto nel derby contro la Lazio: comincia una sfida carica di tensione ma anche di stima reciproca.

Domenica 21 settembre alle 12:30 andrà in scena Lazio-Roma, un derby particolare non solo per la posta in gioco ma perché è il primo derby della Capitale per Gian Piero Gasperini da allenatore giallorosso. Gasperini promette impegno massimo, equilibrio emotivo e rispetto verso Maurizio Sarri, suo rivale in panchina ma anche interlocutore nel mondo del calcio.

Il debutto di gasperini nel derby: aspettative e contesto

Gasperini arriva al suo primo derby di Roma in un momento in cui la squadra è sotto osservazione. Il tecnico ha ereditato una rosa con richieste alte, tifosi esigenti e storia pesante. Il derby con la Lazio non è solo una partita di campionato: è una prova di identità, carattere, misura delle ambizioni. Gasperini ha messo in chiaro che l’obiettivo è dare tutto: aggressività, corsa, organizzazione tattica e controllo emotivo.

Roma Gasperini
Giampiero Gasperini durante la gara. – @ANSA

Le aspettative sono doppie: non solo vincere, ma farlo con coerenza di gioco, senza errori evitabili, con rispetto per la rivalità ma anche con lucidità. Gasperini sa che molti gli attribuiscono l’etichetta del “nuovo” all’allenatore della Roma, ma vuole dimostrare che la squadra è pronta a reggere la pressione. Il recente rendimento in Serie A ha mostrato segnali positivi: la solidità difensiva è migliorata, il ritmo in allenamento è alto, la mentalità pare cambiata rispetto a inizio stagione. Tuttavia il derby vive di dettagli: la gestione dei momenti difficili, il controllo delle emozioni, il non lasciare libertà agli avversari sono elementi che spostano l’ago della bilancia.

Il calendario, la localizzazione del match (all’Olimpico), il pubblico carico, le curve, la telecronaca: tutto contribuisce a costruire un’atmosfera speciale. Gasperini sa che le tensioni fuori dal campo, le pressioni mediatiche, i commenti forse esagerati di tifosi e opinione pubblica, possono intossicare l’evento. Per questo sottolinea che il derby va vissuto con rispetto: verso l’avversario, verso la città, verso la storia. Vuole che il contorno non travolga il campo, vuole che prevalga lo sport e la competizione pulita, mentre le rivalità restano nella giusta dimensione.

Il rapporto con sarri e la richiesta di rispetto reciproco

Una parte centrale delle dichiarazioni di Gasperini riguarda Maurizio Sarri, allenatore della Lazio: non nemico da sconfiggere a prescindere, ma interlocutore da rispettare. Gasperini parla di stima: Sarri è un allenatore navigato, con idee chiare, con una filosofia di gioco definita. Il confronto tecnico promette intensità, ma anche equilibrio. Gasperini spera che il derby non si riduca a una guerriglia verbale, che lo sfottò resti entro limiti accettabili, che la rivalità non degeneri in comportamenti negativi fuori o dentro lo stadio.

Per il pubblico, la stampa, gli addetti ai lavori, il fatto che due tecnici esperti si confrontino in un derby aggiunge spessore: non è solo Roma contro Lazio, è Gasperini contro Sarri, mentalità contro mentalità, organizzazione tattica contro filosofia. Gasperini chiede che la partita sia dura, combattuta, ma leale. Vuole che la Roma dimostri rispetto per l’avversario e per la storia della città, ma al contempo che metta in mostra la sua forza, la sua idea, il suo spirito.

Nel corso degli anni Sarri e Gasperini si sono già incrociati in panchina, si conoscono, riconoscono il valore professionale. Gasperini ripete che non ama le distrazioni, che preferisce concentrarsi sul campo, sui preparativi, sul rendere la squadra pronta fisicamente e mentalmente. Il rispetto reciproco serve non solo come gesto formale, ma anche come modo per elevare il livello della sfida: una gara che può restare nella memoria non solo per il risultato ma per come è stata giocata.

Le sfide tattiche, la pressione e come la roma può approcciare il derby

Il derby impone uno sforzo tattico grande. Gasperini dovrà scegliere modulo, assetto, strategie per arginare la Lazio: pressare dove possibile, non lasciare spazi, essere solida nelle transizioni difensive, sfruttare i momenti in cui l’avversario lascia spazi, magari nel primo o nell’ultimo quarto d’ora. La Roma dovrà essere pronta a variare schemi se serve, ma non perdere la propria identità.

La pressione emotiva sarà altissima: tifosi, aspettative, storia. In gare come questa ogni errore diventa un macigno, ogni episodio può cambiare l’atmosfera. Gasperini chiede calma, concentrazione: niente permettere che il nervosismo faccia saltare la disciplina tattica. I giocatori devono essere presenti, reattivi, pronti a correre, pronti a soffrire. Il ritorno in campo dopo settimane di allenamenti intensi sarà un banco di prova anche fisico.

La Roma che Gasperini vuole vedere è squadra equilibrata: determinazione, ritmi alti, ma senza perdere ordine. Se la Lazio attaccherà forte, Gasperini spera che la difesa e il centrocampo trovino solidità, che le ali supportino senza lasciare corridoi. Se la Roma riuscirà a far girare il pallone con criterio, a non subire ritmi forzati, e a sfruttare le occasioni, potrà mettere sotto pressione l’avversario.

Questo derby non cambia solo la classifica, cambia l’umore. Può essere catalizzatore: vittoria che dà fiducia per il prosieguo, per la stagione; sconfitta che riporterà critiche, dubbi, interrogativi. Per Gasperini sarà un momento cruciale: non solo come allenatore, ma come guida di una squadra che vuole mostrare che può stare nell’élite.

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