Milan, l’impronta di Allegri e la similitudine con il Napoli

Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Settembre 21, 2025

Il Milan di Massimiliano Allegri sbanca il Bluenergy Stadium con un netto 3-0 sull’Udinese, firmando una delle prove più convincenti di questo avvio di stagione. Un successo che pesa non solo per il risultato, ma anche per la prestazione di altissimo livello, capace di infliggere ai friulani la prima sconfitta stagionale.

Pulisic e la difesa: due elementi ritrovati

Protagonista assoluto è stato Christian Pulisic, autore di una doppietta che ha spaccato la partita e confermato il suo stato di grazia. A chiudere i conti ci ha pensato Youssouf Fofana, bravo a capitalizzare l’ennesima azione corale del Diavolo. Ma oltre ai tre gol, una serie di occasioni limpide che testimoniano la crescente efficacia offensiva della squadra. La vera notizia, però, arriva dalla fase difensiva: terzo match consecutivo senza subire reti. Una solidità che nasce dalla compattezza dei reparti, con un centrocampo straordinario nell’interdizione e una retroguardia sempre più impermeabile. In particolare, l’intesa tra Luka Modric e Adrien Rabiot sta elevando la qualità della mediana, garantendo equilibrio e intensità in entrambe le fasi di gioco.

L’impronta di Massimiliano Allegri: pazienza e compattezza

Questa vittoria porta in maniera evidente la firma di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, tornato sulla panchina rossonera, ha trasmesso una mentalità solida e pragmatica. Il Milan non si lascia trascinare dalla fretta, ma lavora con pazienza, aspettando il momento giusto per colpire. È un calcio che privilegia l’ordine tattico, la gestione della gara e la fiducia nei propri mezzi.
Il lavoro dello staff ha inciso soprattutto sulla testa dei giocatori: la squadra appare più matura e consapevole, capace di soffrire quando serve e di accelerare appena si presenta l’occasione. Allegri ha ridato al gruppo quella capacità di “stare dentro la partita” che spesso fa la differenza in un campionato lungo e difficile.

Il paragone con il Napoli dello scorso anno

Impossibile non notare le similitudini tra il percorso attuale del Milan e quello del Napoli dello scorso anno. Entrambe le squadre hanno iniziato la stagione con una sconfitta che ha fatto rumore. Da lì in poi, però, si è innescata una reazione di grande forza, alimentata anche da un mercato finale molto incisivo. Il Milan, dopo il ko con la Cremonese, ha chiuso negli ultimi giorni le operazioni Rabiot e Nkunku, che si sono rivelati funzionali al progetto tecnico. Una strategia simile a quella del Napoli lo scorso anno, quando la società seppe rinforzare la rosa e costruire un gruppo competitivo. La sensazione è che il Diavolo stia vivendo un percorso analogo: la sconfitta iniziale è diventata la scintilla per riorganizzarsi, ritrovare certezze e ripartire con più convinzione, esattamente come fece il Napoli prima di dominare il campionato.

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