Cremonese e Parma si annullano, 0 0 allo Zini tra palo e salvataggi decisivi

Verona Cremonese

Verona - Cremonese. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 22, 2025

Primo tempo con un palo per il Parma, Cremonese compatta ma sterile, un finale con tanto agonismo e un salvataggio decisivo grazie a Suzuki. Nessuna rete ma segnali contrastanti in Serie A.

Al “Giovanni Zini” Cremonese e Parma si affrontano per la quarta giornata di Serie A e il match si conclude sullo 0-0: nessuno riesce a sbloccare il risultato, nonostante qualche occasione e una partita tutt’altro che passiva. I padroni di casa restano imbattuti dopo quattro giornate, per la prima volta nella storia in massima serie, e raccolgono il secondo 0-0 consecutivo. Il Parma prova, prova ancora, ma il collettivo grigiorosso resiste, soprattutto grazie a un finale di grande intensità e a un intervento decisivo di Suzuki.

Primo tempo, il momento più pericoloso del parma e Cremonese in attesa

La partita inizia con il Parma che osa qualcosa in più: al 10’ Pellegrino colpisce di testa da cross di Valeri trovando il palo, la migliore opportunità per gli ospiti nei primi minuti. È un segnale che il Parma non è venuto a Cremona per difendersi, ma per cercare il gioco, pur senza una trama offensiva fluida. La Cremonese, dal canto suo, prova a rispondere con ordine, compattezza e con il baricentro non troppo basso: il rischio dei primi minuti la porta a soffrire, ma poi prende le misure.

Cagliari Parma
Cagliari – Parma, immagini di repertorio da una partita di Serie A. – @ANSA

Cremonese fatica a costruire vere occasioni: il gioco è spesso spezzettato, con molti errori nei passaggi finali e poche iniziative incisive. Ci sono cambi di ritmo qua e là, ma raramente con continuità. Il Parma sembra più aggressivo, ma manca quel guizzo decisivo; la difesa grigiorossa tiene bene, con Cuesta e compagni attenti a chiudere gli spazi. Nei minuti finali della prima parte, la Cremonese prova a guadagnare metri: alcune azioni improduttive, ma anche pressione a cercare la verticalizzazione verso le punte.

Il risultato parziale riflette questa dinamica: 0-0, con il Parma avendone avute le occasioni migliori, ma incapace di capitalizzare. Cremonese, dal canto suo, non sfonda, ma resiste, subisce poco e conserva la porta inviolata. È la conferma di un atteggiamento che privilegia ordine, disciplina difensiva e capacità di soffrire.

Ripresa, finale di partita e il salvataggio decisivo

Nella ripresa, Parma continua a spingere, ma con meno chiarezza: la manovra è rallentata, le alternative offensive non sono molte, e Cremonese riesce a dare più equilibrio. Alcune sostituzioni cercano di dare freschezza, nuovi volti in campo con l’intento di cambiare ritmo. Le occasioni non mancano: Delprato ci prova, Vázquez cerca la giocata, ma trovano spesso la retroguardia avversaria ben disposta oppure il portiere Audero pronto e concentrato.

Il match diventa sempre più frammentato verso la fine, con più contatti, più lotta a centrocampo, meno spazio per costruire. Parma faticosamente incalza, crescendo nel forcing finale, ma qualche imprecisione e il nervosismo prendono il sopravvento. Cremonese si difende con lucidità, cerca di spezzare le azioni avversarie, non perde equilibrio nemmeno quando il ritmo si alza.

Nel finale, un episodio che può valere doppio: Suzuki salva Cuesta su un’azione pericolosa, impedendo il gol nel momento decisivo, quando Parma stava premendo con tutto. Quel salvataggio diventa simbolico: la partita sembra avviata verso il nulla, ma la tensione è massima, ogni fallo, ogni contrasto può cambiare il risultato. Alla fine, nessuna scossa, nessuna rete: il punteggio non cambia.

Bilancio, implicazioni e quante speranze per il futuro

Dal punto di vista del morale, Cremonese può essere soddisfatta: l’imbattibilità dura, la difesa non subisce gol da due match, e la squadra dimostra compattezza, capacità di non sbandare anche nei momenti di pressione. È un inizio di stagione che, per una neopromossa o comunque per chi lotta per sopravvivere in Serie A, vale tanto. Mantenere la porta inviolata è spesso tanto importante quanto segnare, perché costruisce fiducia, credibilità e sicurezza nel gruppo.

Per il Parma, il pareggio lascia qualche rimpianto: la squadra ha mostrato volontà, cercato il gol, ma manca quella concretezza decisiva, quella saggezza nel momento finale che fa la differenza. Il palo colpito è pesante come un macigno, non solo per l’amarezza immediata, ma perché può fare la differenza in classifica: pochi errori nei momenti chiave possono costare caro.

Guardando avanti, sia Cremonese che Parma hanno spunti interessanti ma dovranno lavorare su aspetti specifici: il Parma deve essere più lucido negli ultimi 20 metri, trovare soluzioni offensive alternative quando la difesa avversaria è chiusa; la Cremonese deve imparare a gestire meglio il possesso palla, a salire di qualità in attacco e a rischiare qualcosa in più, perché continuare a fare 0-0 limita le possibilità di scalata.

In Serie A, ogni punto conta, ogni gol è prezioso. Cremonese può costruire su questo avvio imbattuto, ma per non rimanere marginale serve arrivare a vincere, non solo a non perdere. Parma deve trasformare le occasioni in numeri, in vittorie. Entrambe devono mantenere equilibrio, lavorare sulla mentalità.

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