Allegri punta sul turnover ma il messicano ha bisogno di prestazioni per scacciare i fantasmi.
Santiago Gimenez vive un momento di transizione: dopo qualche prestazione al di sotto delle aspettative, l’attaccante del Milan cerca riscatto tramite la Coppa Italia contro il Lecce. Allegri ha annunciato un turnover mirato per rinfrescare la squadra, ma ha anche lasciato intendere che Gimenez è atteso da una prova di carattere: quella che può liberarlo dagli errori recenti e dal peso dell’aspettativa.
Problemi recenti e il bisogno di staccare
Gimenez non ha brillato nelle ultime uscite, in particolare contro l’Udinese dove è sembrato incolore rispetto alle sue potenzialità. Allegri, consapevole dell’importanza del morale, non ha escluso che la pressione su Gimenez sia diventata un ostacolo: si tratta di un giocatore che ha qualità, ma che per vari motivi non ha sempre espresso continuità. L’attaccante è rimasto anche spesso sotto la lente di critiche per mancanza di incisività, per poca lucidità negli ultimi metri o per il fatto di non essere riuscito a incidere quando ci si aspettava che lo facesse.

In Coppa Italia, Gimenez vede una possibilità concreta per ribaltare questa narrativa negativa. Contro il Lecce potrà trovare spazi differenti, meno ritmo inizialmente pressante, possibilità di partire con meno pressione rispetto alle partite di campionato. È un’occasione per ritrovare confidenza con il gol, con la profondità, con la mentalità giusta: essere protagonista non solo per le azioni create ma per quelle finalizzate.
Allegri ha usato la Coppa come strumento motivazionale: “uno dei tre obiettivi stagionali”, ha ribadito, non una competizione da snobbare. E proprio perché lo considera importante, ha deciso che il turnover ci sarà, ma “con criterio”: preservare energie, ma non perdere qualità. Per Gimenez questo significa che ci sarà spazio, forse dall’inizio, per dimostrare che può essere decisivo anche quando il contesto non è ideale.
L’aspetto mentale è rilevante: il “fantasma” che Gimenez vuole scacciare è fatto di attese non rispettate, di critiche, di dubbi, anche interni. Ma anche di ambiente e di fiducia: un attaccante che non segna viene guardato diversamente; un attaccante che si muove nella giusta posizione, che cerca la giocata, che dimostra voglia, può già rigenerare sensazioni e migliorare percezione propria e altrui.
Turnover e opportunità: le scelte di Allegri
Allegri ha annunciato che la partita contro il Lecce vedrà un turnover in ogni reparto, ma sottolinea che non sarà un turnover superficiale: serve che le rotazioni mantengano equilibrio, non che la squadra perda identità. In porta tornerà Maignan dopo i problemi al polpaccio, per permettere al portiere di tornare al top in vista del big match in Serie A contro il Napoli.
In difesa De Winter potrebbe sostituire uno tra Pavlovic, Tomori o Gabbia, mentre Estupiñán o Bartesaghi potrebbero rifiatare. A centrocampo spazio a Ricci in regia, relax per Modric, e libertà per Ki e Fofana di costruire fluidità. In attacco, Nkunku cercherà il primo gol rossonero, ma più che lui oggi è Gimenez l’uomo sotto esame: Allegri continuerà a schierarlo, nonostante le critiche. Il messicano non ha brillato ultimamente, ma la fiducia dell’allenatore è viva, e la partita di Coppa Italia può essere un’occasione per rilanciare il suo valore.
Il turnover serve anche a ridistribuire energie, evitare affaticamenti, preservare la preparazione fisica in vista di impegni serrati. Però ogni sostituzione, ogni cambio, deve essere fatto pensando a non perdere il filo del gioco: costruzione, pressa alta, aggressione, partecipazione collettiva. Il Lecce può sorprendere se il Milan abbassa troppo i ritmi o perde concentrazione, dunque Allegri deve dosare bene queste rotazioni: dare opportunità ma mantenere determinazione.
Cosa significa vincere per gimenez e per il milan
Una buona prestazione di Gimenez in Coppa Italia avrebbe effetti doppi: aiuterebbe lui a ritrovare fiducia, a liberarsi dai “fantasmi” delle prestazioni insufficienti, ma rafforzerebbe anche il morale del gruppo. Se il Milan uscisse con convinzione, con gol, con iniziative positive, la fiducia generale salirebbe. Ciò è importante perché il campionato è una maratona, ma la Coppa può essere momento di sprint, occasione per invertire tendenze, dare segnali al resto della squadra e alla tifoseria.
Per Gimenez, segnare o essere decisivo significa non solo rigenerare l’autostima, ma anche riaffermare il suo ruolo: non un giocatore che “latita” nei momenti critici, ma capace di prendersi responsabilità. Significa anche rispondere alle critiche, dimostrare che può essere leader offensivo anche senza Leao sempre presente, anche quando il gioco non gira perfettamente.
Dal lato del Milan, la Coppa Italia è una delle strade per salvare equilibrio stagionale: non un semplice trofeo di secondo piano, ma uno degli obiettivi dichiarati. Se la squadra saprà gestire turnover e pressione, può uscire da questa sfida con un senso di compattezza maggiore, con chi ha giocato meno motivato, e con chi ha giocato meno spazio perché se lo è meritato, non per casualità.
Infine, la vittoria contro il Lecce può fungere da base per affrontare con più serenità le gare di campionato più dure. Ogni gol, ogni azione positiva, ogni errore corretto può rappresentare un piccolo passo verso quel Milan più continuo, più concreto, più deciso che tutti attendono. E Gimenez può essere il motore di questo cambiamento, se sfrutterà la Coppa Italia per riportare la sua migliore versione.
