Trionfo Bonmatì al Pallone d’Oro 2025, l’Italia c’è con Girelli e Cantore

Pallone D'oro

Aitana Bonmatì. - @ANSA

Luca Antonelli

Settembre 24, 2025

Una serata di conferme e sorprese che rilancia stelle consolidate e giovani promesse nel calcio donna.

Nel corso della cerimonia del Pallone d’Oro 2025 il mondo del calcio femminile ha assistito a un dominio netto e meritato: Aitana Bonmatì del Barcellona conquista per la terza volta consecutiva il riconoscimento più ambito, confermando il proprio ruolo come simbolo di continuità, tecnica e leadership. In Italia, Cristiana Girelli si piazza sedicesima mentre Sofia Cantore raggiunge il 24º posto nella classifica: risultati che evidenziano margini di crescita ma anche il valore di essere presenti tra le migliori del pianeta.

L’era Bonmatì: tre vittorie di fila e un dominio costante

Aitana Bonmatì non è solo la più brava: è diventata essa stessa un’istituzione. Con questa terza vittoria consecutiva, la centrocampista del Barcellona conferma il percorso di eccellenza iniziato alcuni anni fa, dominando il gioco con visione, qualità nel passaggio e intelligenza tattica. È proprio la sua capacità di incidere nei momenti decisivi che le ha permesso di distanziarsi dalle avversarie, trasformando il Pallone d’Oro da obiettivo personale a simbolo del successo costante del Barcellona nel calcio femminile.

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Ousmane Dembélé. – @ANSA

Il podio riflette un equilibrio interessante: al secondo posto Mariona (sempre del Barcellona), al terzo Alessia Russo dell’Arsenal. Due squadre differenti, due stili diversi, ma entrambe capaci di esprimere calcio di alto livello, grazie anche a campionati molto competitivi che stanno aumentando il valore complessivo del calcio femminile in Europa. Questo trio evidenzia che non è solo il talento individuale a fare la differenza, ma la struttura dei club, l’allenamento quotidiano e la pressione della competizione internazionale.

Girelli e Cantore: il valore dell’italia tra presente e prospettive

Per Cristiana Girelli, sedicesima, è un piazzamento che racconta dedizione, carriera, storia. Giocatrice tra le più esperte della nazionale italiana, ha saputo mantenere standard elevati nonostante le sfide fisiche e l’evoluzione tecnica del movimento femminile. È una testimonianza che la qualità italiana c’è, ma che il salto per affiancare le migliori al mondo richiede investimenti, strutture, sostenibilità e soprattutto visibilità.

Sofia Cantore invece, al 24º posto, rappresenta la promessa e la speranza. La sua comparsa in classifica mette in luce quanto il talento emergente abbia bisogno di spazi per esprimersi: più minuti, più partite decisive, più fiducia da parte di club e federazione. Cantore incarna la transizione generazionale: un movimento femminile italiano che cerca continuità tra i veterani come Girelli e le giovani leve pronte a prendersi il testimone.

Impatti e sfide future: cosa serve per avanzare

Questa cerimonia evidenzia innanzitutto il gap che ancora separa le prime (in termini di risorse, struttura, internazionalizzazione) da chi non ha ancora la stessa misura di opportunità. Il Barcellona dimostra come un club che punta con convinzione al femminile possa trarre risultati straordinari, non solo in termini di premi individuali ma anche di trofei, visibilità mediatica e influenza sul movimento.

In Italia, la presenza in classifica è un buon segnale, ma servono misure concrete: miglioramento delle infrastrutture, supporto economico serio, occasioni per le squadre femminili nei grandi palcoscenici europei, maggiore copertura mediatica. Solo così il talento non resterà solo un potenziale, ma diventerà una costante nella top 30 del mondo.

Il contesto globale: premi collegati e riconoscimenti speciali

Oltre al Pallone d’Oro femminile, la serata ha visto premi collegati che delineano il panorama globale del calcio. Premi giovani come il Trofeo Kopa nel maschile e femminile, il premio Yashin per i portieri, il riconoscimento per l’allenatore; tutti elementi che contribuiscono a costruire un ecosistema in cui il riconoscimento non è più solo per chi segna di più, ma per chi incide davvero su più fronti: tecnica, leadership, impatto sociale.

Bonmatì, vincitrice del femminile; Yamal, giovane promessa pluripremiata; Donnarumma, miglior portiere; la scena globale sta diventando sempre più variegata, competitiva, con tanti protagonisti che emergono non solo per un singolo exploit ma per continuità, resilienza e professionalità.

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