Lautaro Martinez si conferma ancora una volta il volto europeo dell’Inter. Contro lo Slavia Praga, nella seconda giornata della fase campionato di Champions League, il capitano nerazzurro ha firmato una doppietta che ha spianato la strada a un successo netto.
Lautaro, il bomber che non tradisce mai in Champions
L’ennesima prestazione di altissimo livello dell’attaccante argentino ha rotto l’equilibrio e indirizzato la sfida. Al netto del risultato, i numeri parlano chiaro: con le due reti ai cechi, il bottino personale in Champions nell’ultimo anno solare sale a 11 gol in 15 partite. Un rendimento da attaccante di livello mondiale. Già nella passata edizione, Lautaro aveva chiuso con 9 centri in 14 gare, trascinando l’Inter fino alla finale. La Champions sembra esaltarlo: se in campionato soffre di qualche blackout, in Europa il suo rendimento resta una garanzia. Non è un caso che nelle gare decisive della scorsa stagione, tra quarti e semifinali, abbia messo a segno tre reti fondamentali, nonostante non fosse al meglio fisicamente.
Un calendario a due facce per l’Inter
Vittoria fondamentale per l’Inter, anche in virtù del percorso in Champions League che presenta un dislivello evidente: quello dei nerazzurri è un calendario spaccato in due. Dopo aver battuto l’Ajax all’esordio e ora lo Slavia Praga, la squadra di Cristian Chivu affronterà l’Union Saint-Gilloise e i kazaki del Kairat, formazioni abbordabili sulla carta. Una ottima occasione per presentarsi nelle migliori condizioni possibile di fronte a Atlético Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund. Una serie di impegni che definiranno la reale dimensione del progetto europeo interista. Proprio per questo motivo, la strategia dell’Inter è chiara: fare bottino pieno nelle prime quattro giornate.
Le prospettive di qualificazione agli ottavi
Con queste premesse l’obiettivo immediato dell’Inter è arrivare al “giro di boa” con 12 punti in tasca, un traguardo che significherebbe ipotecare la qualificazione agli spareggi. La nuova formula della Champions League, con la League Phase a classifica unica, impone calcoli diversi rispetto al passato. Guardando al precedente della scorsa stagione, 12 punti furono sufficienti a squadre come Celtic e Juventus per chiudere al ventunesimo posto, ben tre posizioni sopra l’ultima utile per gli spareggi. Per garantirsi un piazzamento ancora più prestigioso, nelle prime 16 o addirittura nelle prime 8, serviranno però almeno 16-17 punti, la cosiddetta “soglia di sicurezza” che garantisce l’accesso diretto agli ottavi di finale. In questo senso, il cammino agevole nelle prime giornate e la conquista del “tesoretto” rappresentano un’opportunità che l’Inter non può sprecare.
