Sopo un avvio non brillante, il Milan cambia faccia con accorgimenti tattici precisi: vittoria su Napoli, zona alta in classifica e tifosi che tornano a sperare.
Il Milan, con Max Allegri in panchina, sta vivendo una fase di riscatto rapido. Dopo un’iniziale battuta d’arresto con la Cremonese, la squadra ha infilato una serie di vittorie in campionato e il trionfo contro il Napoli ha fatto da cartina tornasole: i rossoneri sorprendono per solidità, equilibrio e determinazione. L’assenza dalle competizioni europee giova al recupero fisico, mentre la difesa mostra i denti nei momenti chiave.
I dati che parlano: record, cifre, prestazioni
Il bilancio è già impressionante a questo punto della stagione: sette partite ufficiali disputate, con sei successi e una sola sconfitta. In Serie A il Milan ha vinto quattro volte, mentre in Coppa Italia ha ottenuto due vittorie. Nonostante la gara con la Cremonese nel debutto, la squadra ha mostrato una continuità importante nei risultati.

Contro il Napoli, in casa, il Milan ha saputo contenere un avversario forte anche in superiorità numerica. La solidità difensiva, l’abilità nei cambi in corsa e l’adattamento tattico — come il passaggio al 4-4-1 dopo l’espulsione di Estupinian — hanno dimostrato maturità. La gestione del non possesso è uno dei punti forti: Allegri ha lavorato su aggressività, chiusure preventive e readattamenti continui.
Sul piano individuale, nomi come Modrić, Pulisic e Rabiot spiccano per continuità e rendimento. Il croato, in particolare, guida la mediana con lucidità e inserimenti; Pulisic & compagni offrono equilibrio tra distruzione e costruzione. Tuttavia la rosa non è ancora al livello delle squadre candidate al titolo: la difesa, pur compatta, soffre quando è costretta ad arretrare contro attaccanti forti.
Il calendario permette una lente più attenta: senza impegni europei i giocatori hanno prospettive di recupero fisico e possibili rotazioni. Questo aspetto potrebbe essere decisivo nel lungo periodo, soprattutto in vista della volata scudetto.
I nodi ancora aperti e scenari futuri
Non tutto è risolto. Alcuni punti interrogativi restano: la capacità del reparto difensivo di reggere contro attacchi potenti, la profondità della rosa nei momenti di assenza di pezzi chiave, e la reattività quando il Milan dovrà comandare la partita. Il gioco troppo “reattivo” può prestarsi a difficoltà contro squadre che impongono ritmo e tieni palla.
Per i tifosi il sogno è tornato: ma Allegri non promette favole, solo pragmatismo. Se il Milan saprà mantenere questo equilibrio, continuare a vincere i duelli psicologici e gestire bene gli infortuni, la zona scudetto non è affatto un’illusione. Il cammino resta lungo: i rossoneri dovranno confermarsi anche nelle gare difficili, sia in casa che in trasferta, e gestire pressione e aspettative.
Al momento, il rilancio è concreto. E se il sogno continua, sarà condiviso da chi crede nel Milan, dalla Curva fino al cuore della squadra.
