Fuoco incrociato: Di Canio Mourinho, è successo davvero in diretta. Le parole durissime dopo la partita col Chelsea e lo scambio choc

Mourinho

Nell'immagine, Josè Mourinho. - @ANSA

Luca Antonelli

Ottobre 2, 2025

Dopo il ko del Benfica a Stamford Bridge, il tecnico portoghese non ha rinunciato a un commento pungente verso l’ex capitano della Lazio, oggi opinionista tv.

José Mourinho non perde l’abitudine di restare al centro della scena. La sera del 30 settembre 2025, dopo la sconfitta del suo Benfica contro il Chelsea nella fase a gironi di Champions League, il tecnico portoghese si è presentato ai microfoni di Sky Sport. Un’intervista iniziata con l’analisi del match, ma presto trasformata in un siparietto che ha coinvolto gli opinionisti in studio. Al momento dei saluti, Mourinho ha citato Goran Pandev, Alessandro Costacurta e Fabio Capello. Poi, quando la giornalista ha ricordato anche Paolo Di Canio, l’allenatore si è fermato e ha lanciato una battuta dal sapore polemico: “Saluto tutti… Paolo Di Canio sarà contento che ho perso, ma lo saluto lo stesso”.

Una rivalità che viene da lontano

Quella frase non è uscita per caso. Tra Mourinho e Di Canio esiste da anni un rapporto complicato. L’ex capitano della Lazio, oggi volto fisso delle trasmissioni di Sky, aveva più volte criticato il lavoro dello “Special One” ai tempi della Roma, sottolineando limiti tattici e risultati altalenanti. Le sue opinioni, spesso nette, non avevano mai trovato replica diretta da parte del tecnico, almeno fino a questa occasione.

Jose Mourinho allenatore Fenerbahce
Jose Mourinho allenatore Fenerbahce Immagine | Ansa

La battuta, pronunciata con tono ironico ma riconoscibile, ha provocato sorrisi in studio. Di Canio ha risposto con una risata, cercando di alleggerire i toni. Nonostante questo, l’episodio ha subito acceso i commenti sui social, con i tifosi divisi tra chi ha trovato la stoccata divertente e chi l’ha giudicata un segno di nervosismo dopo la sconfitta europea.

Il match perso a Londra, d’altra parte, ha complicato il percorso del Benfica in un girone già difficile. Mourinho, che a Stamford Bridge tornava da ex dopo le sue esperienze vincenti con il Chelsea, si è trovato a fare i conti con una squadra poco brillante. Il riferimento a Di Canio, quindi, è sembrato quasi uno sfogo, un modo per spostare l’attenzione da una serata negativa a un vecchio conto aperto con un ex rivale.

Le reazioni e il peso delle parole

Nei giorni successivi, il dibattito non si è fermato. Le dichiarazioni di Mourinho hanno riportato in superficie un confronto mai risolto con Di Canio. Già in passato l’ex attaccante aveva parlato di lui come di un tecnico capace di motivare, ma troppo legato a un calcio difensivo e poco spettacolare. L’allenatore portoghese, noto per non lasciare nulla senza risposta, ha scelto questa volta il palcoscenico più visibile: la diretta televisiva dopo una gara di Champions.

L’episodio ha avuto eco anche in Inghilterra, dove Mourinho resta una figura molto seguita. I tabloid hanno ripreso la frase, ricordando le sue celebri schermaglie verbali con altri colleghi, da Guardiola a Wenger. L’abitudine di trasformare le interviste in piccoli show è parte integrante del suo personaggio e contribuisce a mantenerlo costantemente sotto i riflettori.

Per Di Canio, invece, l’uscita si traduce in un ulteriore riconoscimento della sua influenza come opinionista. Non a caso, la sua reazione misurata, senza cadere nella provocazione, è stata apprezzata da chi segue le trasmissioni sportive. La sensazione è che lo scontro resterà confinato a battute e stoccate, senza evolversi in un vero caso, anche se il clima tra i due rimane freddo.

L’episodio conferma, ancora una volta, come Mourinho riesca a spostare l’attenzione anche nei momenti più delicati della sua carriera. Una sconfitta pesante in Champions diventa così l’occasione per riaprire un vecchio fronte polemico, mantenendo intatto quel mix di teatralità e orgoglio che lo accompagna da oltre vent’anni.

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