Al netto della sconfitta con il Lille e come è maturata, La Roma continua a vivere un rapporto complicato con i suoi attccanti. Né Artem Dovbyk né Evan Ferguson sembrano in grado di prendersi sulle spalle il peso dell’attacco. La sensazione è che Gasperini debba trovare presto una risposta, perché il “caso del 9” rischia di diventare la vera zavorra del progetto giallorosso.
Dovbyk, il ritorno nell’abisso delle difficoltà
Dopo mesi difficili e un’estate passata più vicino all’uscita che alla conferma Artem Dovbyk sembrava essersi finalmente sbloccato con il gol contro il Verona. Una rete da vero centravanti, arrivata come segnale di speranza. La gioia, però, è durata pochissimo. In Europa League contro il Lille, Dovbyk è stato il grande protagonista negativo della serata: entrato nel finale al posto di Ferguson, si è preso la responsabilità di calciare il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. Due errori consecutivi hanno spento l’entusiasmo ritrovato e lo hanno ricacciato nel tunnel di insicurezze da cui sembrava uscito solo pochi giorni prima. Per Gasperini e per i tifosi, la domanda è inevitabile: Dovbyk è davvero l’uomo giusto per guidare l’attacco della Roma?
Ferguson, l’oggetto misterioso che non segna più
L’unica certezza è che, per adesso, non lo è neanche Evan Ferguson anzi il suo caso appare ancora più complesso rispetto a quello dell’ucraino. L’irlandese, arrivato in estate dal Brighton come grande prospetto offensivo, non è mai riuscito a lasciare il segno in giallorosso. Contro il Lille è partito titolare, ma la sua prestazione è stata ancora una volta insufficiente. Una presenza quasi trasparente in campo. Il dato più preoccupante resta quello realizzativo: Ferguson non segna in partite ufficiali dal 26 ottobre 2024, un digiuno che sfiora l’anno e che pesa come un macigno. Nonostante l’età, ha appena 21 anni, e le parole di fiducia di Gasperini che ha dichiarato di attenderlo, il centravanti irlandese sembra lontanissimo dalle aspettative.
Gasperini e il rebus del centravanti giallorosso
Il doppio flop di Dovbyk e Ferguson riporta al centro del dibattito il problema del numero 9 alla Roma. Da diversi anni, dall’addio di Dzeko, la squadra giallorossa fatica a trovare un centravanti affidabile, capace di garantire continuità realizzativa e peso offensivo. In questo senso preoccupa che Gasperini, che ha costruito la sua carriera valorizzando attaccanti di caratteristiche diverse, non è ancora riuscito a risolvere il rebus. Il lavoro sui due attaccanti non sta portando frutti: l’ucraino appare fragile sul piano mentale e ancora discontinuo, il secondo è un enigma che non trova la via del gol. La Roma così è costretta a cercare reti e soluzioni da centrocampisti e seconde linee. Una lacuna pesante che rischia di compromettere la stagione.
