Morata, scelta che fa riflettere: mondiale a rischio

Alvaro Morata

Alvaro Morata Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Ottobre 4, 2025

La mancata convocazione di Álvaro Morata per le prossime partite della Spagna contro Georgia e Bulgaria, valide per le qualificazioni ai Mondiali 2026, rappresenta una novità assoluta nella gestione di Luis de la Fuente. È infatti la prima volta che il ct lascia fuori il suo capitano per decisione tecnica e non per motivi fisici.

Morata e le precedenti esclusioni

L’attaccante, oggi al Como, non vestiva la maglia della Nazionale da oltre un anno soltanto in occasione delle gare di Nations League contro Serbia e Svizzera, ma in quel caso lo stop era stato causato da un infortunio.Per ritrovare un’esclusione di Morata bisogna tornare al novembre 2022, nell’amichevole pre-Mondiali contro la Giordania. All’epoca il commissario tecnico era Luis Enrique, che giustificò la sua scelta con un problema fisico del giocatore. Anche in quel caso era evidente che si trattava anche di una valutazione tecnica. Ancora più indietro, nel 2020, Morata non fu convocato per le partite di Nations League contro Germania e Ucraina e per le successive sfide con Portogallo e Svizzera: anche in quel caso una decisione che fece discutere.

Le motivazioni del ct De la Fuente

Questa volta, però, l’assenza pesa di più. Morata è il capitano della Roja, un riferimento nello spogliatoio e, fino a oggi, considerato indispensabile da De la Fuente. In conferenza stampa, Luis de la Fuente ha spiegato i motivi della mancata convocazione. Il ct ha sottolineato come Morata resti “molto importante per noi e continuerà ad esserlo”, ma ha anche evidenziato che la decisione dipende dagli “scenari tattici immaginati contro i nostri avversari”. Un modo elegante per dire che, almeno per queste due partite, l’attaccante non rientra nei piani. La scelta è evidentemente legata anche al momento di forma: Morata non è ancora titolare fisso nel club lombardo, guidato da Cesc Fàbregas.

Le prospettive di Morata tra Como e Mondiale 2026

La decisione resta comunque sorprendente, visto che Morata era stato fino a oggi un punto fermo ma a quasi 33 anni, la condizione fisica e la continuità diventano fattori decisivi per convincere il commissario tecnico. De la Fuente, pur ribadendo la stima per il suo capitano, ha voluto lanciare un segnale chiaro: il posto in Nazionale si conquista con la continuità, indipendentemente dal curriculum e dal ruolo nello spogliatoio. Il grande obiettivo di Álvaro Morata è la partecipazione al Mondiale del 2026. Lo stesso attaccante lo ha dichiarato apertamente: vuole chiudere la sua carriera internazionale con un’ultima grande competizione e la sensazione è che la storia di Morata con la Roja non sia ancora finita.

 

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