Non è Messi né Mbappé: ecco chi domina la lista dei più ricchi del calcio

Non è Messi né Mbappé ecco chi domina la lista dei più ricchi del calcio

Luca Antonelli

Ottobre 5, 2025

Tra contratti faraonici in Arabia Saudita e guadagni fuori dal campo, ecco chi incassa di più nel football mondiale.

Nel 2025 si conferma una tendenza già vista: i calciatori di vertice non guadagnano solo sul campo, ma anche fuori. La classifica mostra cifre stratosferiche che mescolano stipendio, premi, diritti d’immagine e sponsorizzazioni. Il dominio è chiaro, e mette in luce come il calcio stia evolvendo in un business globale dove l’appeal personale conta quanto il talento sportivo.

I numeri che stupiscono

In cima alla classifica si trova Cristiano Ronaldo, che vola ben oltre i 200 milioni di dollari totali, grazie a un salario mastodontico con l’Al Nassr più introiti extra-campo. In seconda posizione emergono nomi come Erling Haaland, Vinícius Jr., Mohamed Salah e Sadio Mané, ciascuno con guadagni totali che superano i 50-60 milioni, combinando ingaggi e sponsorizzazioni.

Non è Messi né Mbappé ecco chi domina la lista dei più ricchi del calcio
Le stelle del calcio internazionale e i loro guadagni da record. – www.footbola.it

Vinícius Jr. si distingue per l’impatto mediatico unito alla valorizzazione sportiva, mentre Salah e Mané confermano il peso del mercato mediorientale nel ridefinire le gerarchie del calcio. La classifica mette anche in evidenza un dato interessante: nessun calciatore italiano figura tra i primi in classifica, un sintomo del divario attuale tra la Serie A e le leghe più ricche.

I calciatori ai vertici non vivono solo del campo: i ricavi da marchi, campagne pubblicitarie e progetti personali costituiscono una parte crescente del reddito. In alcuni casi rappresentano oltre il 30-40 % del totale percepito.

Dinamiche e implicazioni nel mercato del calcio

Questi numeri riflettono che i club con maggior potere economico (inclusi quelli sauditi o di grandi leghe europee) possono attirare talenti anche semplicemente con offerte finanziarie impensabili fino a pochi anni fa. Le dinamiche contrattuali mutano: clausole, bonus legati a performance, accordi per diritti d’immagine diventano parti integranti del pacchetto retributivo.

Allo stesso tempo, la pressione sugli altri club cresce: per competere, diventa indispensabile trovare bilanci sostenibili, investire nei giovani o puntare su identità forte. Le differenze tra grandi club e medi sembrano ampliare il divario, non solo sportivo ma finanziario.

Infine, per i tifosi e gli addetti ai lavori, restare aggiornati su queste cifre significa anche capire meglio le scelte dei club: chi può permettersi certi ingaggi? Quali progetti sono credibili? E quali ambizioni restano solo nel sogno?

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