EUROPA SVUOTATA: l’Arabia Saudita svela il piano. Ecco i MILIARDI che hanno convinto CR7 e tutte le altre star del calcio

Ronaldo: un futuro da re in Arabia con un rinnovo da 200 milioni!

Ronaldo: un futuro da re in Arabia con un rinnovo da 200 milioni!

Luca Antonelli

Ottobre 6, 2025

Sempre più campioni scelgono la Saudi Pro League: dagli addii alla Serie A fino ai nuovi arrivi dall’Europa, un fenomeno che sta cambiando il panorama calcistico internazionale.

L’estate 2025 ha segnato un altro capitolo nella corsa dell’Arabia Saudita a diventare uno dei poli calcistici più potenti al mondo. Dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, che due anni fa aveva aperto la strada, numerosi campioni affermati hanno seguito la stessa direzione. Non più solo calciatori a fine carriera, ma anche protagonisti nel pieno della loro attività, disposti a lasciare i top club europei per accettare contratti miliardari e la prospettiva di un campionato in rapida ascesa.

Il peso dei nomi e il cambiamento di rotta

Tra i trasferimenti più discussi ci sono stati quelli di Theo Hernandez e Mateo Retegui, due pilastri rispettivamente di Milan e Atalanta, che hanno deciso di lasciare la Serie A per firmare con squadre saudite. Una scelta che ha colpito l’opinione pubblica italiana, abituata a vedere partire campioni verso campionati più prestigiosi, non verso destinazioni considerate “esotiche”.

Scontro tra Theo Hernandez e il Milan
Theo Hernandez, ex Milan | Instagram @theo3hernandez – Footbola

Ma la Saudi Pro League non è più solo un torneo secondario. L’arrivo di Karim Benzema, Neymar, Kanté e di altri protagonisti della scena internazionale ha innalzato il livello tecnico e dato grande visibilità al campionato. Per molti giocatori, il richiamo economico rimane determinante: contratti annuali che superano anche i 100 milioni di euro, condizioni fiscali favorevoli e un progetto di espansione che ha il sostegno diretto dello Stato saudita.

Il cambiamento rispetto al passato è evidente. Se in origine a scegliere l’Arabia Saudita erano calciatori vicini al ritiro, oggi il trend si è invertito. Giocatori in piena carriera, come Hernandez, hanno preferito lasciare il calcio europeo con largo anticipo. Una trasformazione che testimonia la forza attrattiva del progetto, capace di rompere equilibri storici.

L’impatto sulla Serie A e sul calcio europeo

Le partenze verso la Saudi Pro League hanno lasciato segni profondi in Serie A. L’addio di Theo Hernandez, uno dei difensori più completi degli ultimi anni, ha rappresentato una perdita tecnica e simbolica per il Milan. Stessa sorte per Retegui, che con l’Atalanta aveva contribuito ai trionfi più recenti. Questi trasferimenti non riguardano più soltanto nomi in declino, ma pedine fondamentali delle squadre italiane.

Anche in Premier League e Liga le ripercussioni sono visibili. Club che puntavano su campioni consolidati si sono trovati costretti a cercare alternative sul mercato interno, spesso senza la stessa qualità. L’Arabia Saudita, nel frattempo, ha costruito una vetrina mondiale, attirando sponsor, televisioni e un pubblico sempre più ampio.

Resta aperto il dibattito su quanto questo modello sia sostenibile. Gli investimenti faraonici hanno trasformato il campionato saudita in una calamita, ma le domande su continuità e impatto sportivo rimangono. Ciò che appare certo è che l’equilibrio del calcio globale non è più lo stesso: la Saudi Pro League non è più periferia, ma un centro di gravità in continua crescita.

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