La serata che doveva rilanciare Rafael Leao si è trasformata in un nuovo capitolo di delusione per l’attaccante portoghese. Nella sfida tra Juventus e Milan, valida per la nona giornata di Serie A, il numero 10 rossonero è entrato nel secondo tempo per cambiare il destino del match. Invece, ha finito per attirare critiche e frustrazione.
Leao spreca contro la Juventus
Prima ha provato un tiro da 50 metri, vedendo Di Gregorio fuori dai pali: poi, a pochi minuti dal termine, Leao ha sprecato un’occasione clamorosa , quando su un assist perfetto di Luka Modric ha calciato male il pallone del possibile 0-1. Quelle immagini, rimbalzate rapidamente sui social, hanno fatto il giro del web e acceso il dibattito: il talento di Leao non basta più se non è accompagnato da concretezza. Non è neanche la prima volta. Massimiliano Allegri, nel post-partita contro il Napoli non ha aveva nascosto la propria delusione: “Sul taglio di Modric ha fatto un movimento, ma deve fare gol. Quando arriva in area deve determinare”. Parole che pesano e che raccontano bene il momento di un calciatore sempre più sotto esame.
Un calciatore che deve ritrovare atteggiamento e cattiveria
Il vero nodo della questione non è solo tecnico, ma mentale. Contro Napoli e Juventus la mancanza di lucidità nelle scelte ha fatto emergere un problema di concentrazione. Allegri lo aveva difeso e coccolato in estate, aspettandosi da lui un salto di qualità sotto il profilo della leadership e della cattiveria agonistica. Tuttavia, sin da quando è rientrato dopo l’infortunio di inizio stagione in Coppa Italia contro il Bari, Leao sembra lontano dal giocatore capace di spaccare le partite e da ciò che si aspetta Allegri: nella sua idea di calcio, i top player sono considerati tali perché devono spostare gli equilibri nei momenti decisivi. Ecco perché il portoghese, pur amato dallo spogliatoio e dai tifosi, deve capire che il talento senza continuità non basta.
Il rischio di restare ai margini del Milan di Allegri
Il Milan, intanto, ha imparato a vincere anche senza Leao. Una realtà che pesa e che potrebbe diventare un segnale per il futuro. L’assetto tattico costruito da Allegri nelle ultime settimane funziona con altri interpreti, e questo rischia di relegare il portoghese a un ruolo sempre più marginale. Dopo un’estate di grandi promesse, dunque è il momento di mantenerle. Il tecnico livornese pretende impegno costante, mentre il portoghese continua a mostrare momenti alterni di ispirazione e apatia, lontano dal Milan di oggi maturo e collaudato, con un’identità forte anche senza il suo numero 10. Per Leao quindi, il bivio è chiaro: ritrovare fame e determinazione per riconquistare la fiducia dell’allenatore o rischiare di diventare un lusso difficile da gestire.
