Sono quasi 250 i calciatori senza contratto. Tra nomi di peso e giovani in cerca di rilancio, il mercato degli svincolati resta un terreno fertile e incerto.
Il mercato estivo si è chiuso ma resta aperta la partita degli svincolati, un mondo parallelo fatto di attese, occasioni e scelte difficili. Quest’anno la lista supera i 200 nomi, un vero esercito di giocatori che hanno lasciato i rispettivi club senza trovare subito una nuova sistemazione. Non mancano i protagonisti di spicco, come Mario Balotelli, Davide Calabria e Miralem Pjanic, insieme a tanti altri profili che hanno segnato la Serie A o i principali campionati europei.
I nomi più noti e i motivi dell’attesa
Il caso più emblematico è quello di Davide Calabria, che nel 2025 ha alzato prima la Supercoppa Italiana con il Milan e poi la Coppa Italia con il Bologna, salvo ritrovarsi a fine stagione senza contratto. Una parabola che fotografa bene la condizione di tanti calciatori: successi e trofei non bastano a garantire un futuro certo.

Tra gli svincolati di lusso c’è anche l’ex Real Madrid Lucas Vazquez, frenato dalle richieste d’ingaggio elevate, problema che riguarda anche altri reduci dalla Premier League, da Jamie Vardy a Dominic Calvert-Lewin, fino a Victor Lindelof e Christian Eriksen.
In Italia risuonano i nomi di chi ha lasciato segni indelebili nel recente passato: da Lorenzo Insigne a Marko Pjaca, fino a Karsdorp, Florenzi e Castrovilli. Senza dimenticare Balotelli, che continua a inseguire l’ennesima occasione di riscatto. Tra i centrocampisti spiccano Gagliardini, Sensi e lo stesso Pjanic, mentre tra i portieri la lista comprende profili esperti come Andrea Consigli e Marco Silvestri.
Molti attendono solo la chiamata giusta, altri valutano offerte dall’estero. Qualcuno, come accaduto a inizio settembre, ha già trovato una nuova maglia, ma la maggior parte resta ferma, con l’inevitabile incertezza che accompagna i giorni senza allenamenti ufficiali.
Un fenomeno che riflette le dinamiche del mercato
Il boom degli svincolati racconta di un mercato sempre più condizionato da fattori economici. Gli ingaggi elevati, spesso retaggio di contratti firmati negli anni precedenti, diventano ostacoli per club che oggi devono fare i conti con bilanci più rigidi e nuove regole di sostenibilità finanziaria.
Gli stessi calciatori, dal canto loro, preferiscono attendere l’occasione giusta piuttosto che accettare subito un contratto al ribasso. Questa strategia, però, si traduce in settimane di inattività che rischiano di incidere sulla condizione fisica e sull’appeal sportivo.
Per i club, guardare agli svincolati resta un’opportunità. Ingaggiando senza pagare cartellino, le società possono trovare soluzioni d’esperienza o tappare buchi improvvisi della rosa. Non è un caso che il mercato dei senza contratto venga seguito con attenzione fino a campionati già avviati, pronto a riservare colpi di scena anche in autunno inoltrato.
Il 2025 ha messo in vetrina nomi di assoluto valore, alcuni ancora capaci di incidere a livelli alti. Il destino di questi calciatori dipenderà da incroci imprevisti, infortuni, cambi di allenatore o improvvise esigenze tattiche. Per ora, restano sospesi in un limbo che rende il mercato degli svincolati uno dei capitoli più affascinanti e imprevedibili del calcio moderno.
