Il Napoli 2.0 di Conte: una squadra in cerca di identità

Antonio Conte allenatore del Napoli

Antonio Conte allenatore del Napoli Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Ottobre 20, 2025

Il Napoli di Antonio Conte incassa la seconda sconfitta in sette giornate di Serie A, la terza stagionale considerando anche il ko in Champions League contro il Manchester City, e lo fa nel modo più preoccupante: con una prestazione irriconoscibile.

Il Napoli 2.0 di Conte: una identità ancora incerta

Non solo il risultato ma soprattutto l’atteggiamento ha acceso diversi campanelli d’allarme. La sensazione è che il Napoli di Conte non abbia ancora trovato il giusto assetto tattico, soprattutto in fase offensiva. La squadra sembra indecisa su quale “abito” indossare: finora, le grandi prestazioni dei singoli e alcune intuizioni tattiche dell’allenatore avevano mascherato le difficoltà, ma contro il Torino le incertezze e le contraddizioni sono emerse a galla. La classifica resta ancora corta, e niente è compromesso ma il dato più preoccupante è che il Napoli ha subìto gol per la sesta partita consecutiva tra campionato e coppe, segno di una fragilità difensiva che non può più essere ignorata.

Seconde linee deludenti e troppi infortuni

Le attenuanti non mancano. . A fare la differenza è stata la mancanza di alternative credibili: senza i titolarissimi, il Napoli fatica a mantenere il livello competitivo necessario per lottare ai vertici. Le assenze di Højlund, McTominay, Lobotka e Politano hanno costretto Conte a rivedere l’undici titolare, ma le risposte delle seconde linee non sono state all’altezza. Lucca, tornato dal primo minuto dopo un mese, non ha inciso e la sua prestazione è stata tra le più opache; Neres, chiamato a sostituire Politano, è apparso fumoso e poco concreto; Gilmour, schierato in mediana, ha commesso l’errore che ha portato al gol decisivo di Simeone. Anche la gestione fisica è un tema cruciale: il club è attualmente la squadra italiana con più infortuni muscolari.

Le prossime gare diranno chi è il vero Napoli di Conte

È presto per parlare di crisi, ma  il “Conte 2.0” appare lontano dall’assimilare completamente i nuovi principi di gioco, legati a una proposta di calcio più offensiva e dominante, comunque meno tendente a vincere le partite “sporche”. Il prossimo ciclo di partite, a cominciare dal match di Champions League contro il PSV Eindhoven e poi con l’Inter al Maradona, rappresenterà un banco di prova decisivo. Conte dovrà trovare in fretta la formula tattica giusta, gestire meglio le rotazioni e recuperare fisicamente e psicologicamente i leader tecnici e chi deve sostituirli. Per ora il Napoli non è in caduta libera, ma serve un cambio di passo immediato per non compromettere la stagione.

Change privacy settings
×