La Roma supera l’Udinese per 2-0 allo Stadio Olimpico e conquista il primato in classifica in Serie A, confermando il proprio momento di forma e la solidità del progetto tecnico guidato da Gian Piero Gasperini.
Roma, una vittoria pesante
La vetta della classifica non è un caso, ma il frutto di un lavoro mirato, di un gruppo che ha trovato fiducia, identità e convinzione nei propri mezzi. La formazione capitolina ha dimostrato di saper controllare i ritmi e imporre la propria identità anche contro un’avversaria fisica e organizzata come l’Udinese. Una prova che evidenzia la crescita collettiva, arrivata contro una squadra fisica. La Roma ha saputo soffrire nei momenti di pressione avversaria, ma ha colpito con cinismo e ordine tattico, sfruttando la maggiore qualità dei propri interpreti. Un successo che consente ai giallorossi di salire al comando, confermando la continuità di risultati e prestazioni che hanno segnato l’inizio di stagione.
Çelik, simbolo di Gasperini: duttilità e crescita costante
Il protagonista della serata è stato Celik, autore del secondo gol che ha chiuso la gara e del suo primo centro in Serie A. Il difensore incarna alla perfezione la filosofia di Gasperini: l’ex Lille è oggi uno dei punti fermi della rosa giallorossa e un chiaro esempio di come il lavoro quotidiano e la fiducia del tecnico possano trasformare un comprimario in un giocatore decisivo. Celik ha duttilità, disciplina, è diventato un esterno capace di agire sia in fase difensiva sia in proiezione offensiva, fornendo equilibrio e profondità. Questa capacità di trasformarsi a seconda delle esigenze, fra l’altro, rappresenta uno dei punti di forza più evidenti della Roma di Gasperini: una squadra capace di adattarsi, di sopperire alle emergenze e di proporre un calcio dinamico e moderno.
Una Roma che cambia pelle e vince anche senza attaccanti
Il secondo gol della Roma testimonia una crescita nella mentalità collettiva della squadra, ormai abituata a riempire l’area con più uomini e a sfruttare le seconde linee come terminali d’attacco. Le assenze di Bailey, Dybala, Ferguson e Dovbyk non hanno limitato la Roma, che ha saputo adattarsi tatticamente attraverso un gioco basato su inserimenti dei centrocampisti, rotazioni offensive e ampia partecipazione alla manovra. L’obiettivo è attaccare con convinzione, costruendo dal basso e trovando la superiorità posizionale partendo dalla difesa, ormai reparto cardine nella prima impostazione. La vetta della classifica non è un caso, ma il frutto di un lavoro mirato, di un gruppo che ha trovato fiducia, identità e convinzione nei propri mezzi.
