L’ultimo impegno dell’Italia nelle qualificazioni al Mondiale 2026 contro la Norvegia, chiude la fase a gironi e, come largamente previsto, regala a Haaland e compagni la certezza di tornare a giocare un mondiale per la prima volta nel XXI secolo. L’ultima partecipazione, infatti, risale a Francia ’98 quando il percorso fu interrotto proprio dall’Italia di Cesare Maldini: 1-0, decisivo, allora, un gol di Bobo Vieri.
Situazione dell’Italia verso il Mondiale 2026
Gennaro Gattuso adesso ha la certezza di accedere ai playoff. Tuttavia, esiste ancora una remota possibilità di accedere direttamente alla fase finale della Coppa del Mondo: per farlo, l’Italia dovrebbe imporsi sui norvegesi con nove reti di scarto, un margine dal sapore quasi utopistico. L’ultimo exploit simile risale infatti al 2019, quando la Nazionale travolse l’Armenia con un roboante 9-1 a Palermo. Se la qualificazione diretta appare dunque un sogno proibito, l’attenzione si sposta inevitabilmente sugli spareggi: semifinale il 26 marzo, eventuale finale il 31 marzo, entrambe in gara secca. L’Italia rientra nelle teste di serie, un vantaggio importante che garantirà il fattore campo in semifinale e, potenzialmente, anche nell’ultimo atto.
Le possibili avversarie in semifinale
Il sorteggio del 20 novembre stabilirà la rivale degli Azzurri nella prima sfida da dentro o fuori. La candidata principale a finire sul cammino dell’Italia è la Svezia, oggi in piena ricostruzione sotto Graham Potter ma ricca di talento offensivo grazie a Viktor Gyökeres e Alexander Isak. Altra possibile concorrente è il Galles, formazione carismatica ma spesso discontinua, penalizzata da fragilità difensive che ne condizionano i risultati. La Macedonia del Nord evoca ricordi sgraditi agli italiani dopo l’eliminazione dal Mondiale 2022. Non vanno escluse neppure la Romania, formazione solida e ben organizzata da Mircea Lucescu, e l’Irlanda del Nord, squadra coriacea capace di trasformarsi radicalmente tra gare interne ed esterne.
Le potenziali rivali in finale
Superata l’eventuale semifinale, l’Italia troverà nell’ultimo atto una selezione di livello più elevato. Le candidate principali a disputare la finale playoff, sempre in gara unica, sono quattro. La Scozia si è distinta negli ultimi anni per continuità e solidità, crescendo costantemente grazie a una struttura tattica ben definita. La Slovacchia rappresenta un’altra avversaria potenzialmente insidiosa: organizzazione, intensità e compattezza difensiva sono i suoi tratti distintivi. L’Irlanda, che ha beffato l’Ungheria allo scadere della sfida di Budapest, propone un calcio moderno e dinamico, che ha sorpreso più di una big europea nelle ultime stagioni. Infine, c’è la Polonia, squadra dalla grande esperienza internazionale e trainata da individualità di alto livello, confronto particolarmente complesso.
