Il cielo è più nero che azzurro sopra la nazionale. Dal trionfo mondiale del 2006 a Berlino, guidato da Marcello Lippi, l’Italia del calcio ha imboccato una traiettoria discendente che rischia di portare il movimento sull’orlo del precipizio. Terza qualificazione diretta alla fase finale dei mondiali mancata, terzo appuntamento con i play off per salvare il salvabile. I dati non mentono: due exploit nel buio più totale.
Il declino della Nazionale dal 2006 al 2025
Il declino della nazionale è evidente: i primi avvisagli arrivano dopo l’eliminazione nella fase a gironi ai Mondiali del 2010 in Sudafrica, (due pareggi per 1-1 con Paraguay e Nuova Zelanda, sconfitta con la Slovacchia 2-3) seguita da un altro tonfo ai gironi di Brasile 2014, (2-1 all’Inghilterra, doppio 0-1 contro Costa Rica e Uruguay) segnano l’avvio di un ciclo caratterizzato da fallimenti tecnici e continui cambi in panchina: si alternano Marcello Lippi, Roberto Donadoni, Cesare Prandelli, Antonio Conte, Gian Piero Ventura, Luigi Di Biagio, Roberto Mancini, Luciano Spalletti e Gennaro Gattuso. Minimo comune denominatore: ridimensionamento tecnico, mancato ricambio generazionale, un’Italia incapace di mantenere un livello costante.
Le eccezioni: Euro 2012 e il trionfo del 2021
In mezzo al buio della mediocrità due luminose eccezioni: l’Italia di Cesare Prandelli a Euro 2012 e l’Italia campione d’Europa nel 2021 con Roberto Mancini. Nel campionato Europeo del 2012 Cesare Prandelli riuscì a ridare identità e coraggio a una rosa reduce da anni difficili, conducendola fino alla finale di Kiev e poi (ultimo a riuscirci) a qualificarsi alla fase finale dei mondiali. Ancora più sorprendente e memorabile la vittoria di Euro 2020. L’Italia di Mancini, , vinse il titolo europeo ai rigori contro l’Inghilterra a Wembley, restituendo agli azzurri una dimensione da grande squadra. Un lampo. Quella stessa nazionale, ricade nell’oblio qualche mese dopo, mancando la qualificazione alla kermesse del Qatar.
La norma: eliminazioni e mancate qualificazioni (2010–2022)
Al di là delle eccezioni, la norma per l’Italia dal 2010 al 2022 è purtroppo ben diversa: eliminazioni al primo turno e clamorose mancate qualificazioni ai Mondiali. Il biennio 2010–2014 ha segnato un doppio tonfo con Lippi e Prandelli, entrambi usciti ai gironi, aprendo una delle crisi più profonde della storia azzurra. Nel 2018, sotto la guida di Giampiero Ventura, l’Italia ha vissuto uno dei momenti più bui: la mancata qualificazione al Mondiale dopo la sconfitta con la Svezia nei playoff. Un trauma sportivo nazionale. A distanza di quattro anni, nel 2022, la storia si è ripetuta in modo anche peggiore: l’Italia di Mancini, pur campione d’Europa in carica, è stata eliminata nei playoff dalla Macedonia del Nord, mancando il secondo Mondiale consecutivo.
