Maignan è tornato, ma con il Milan è finita

Mike Maignan, portiere del Milan

Mike Maignan, portiere del Milan Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Novembre 25, 2025

La sfida contro l’Inter ha confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto Mike Maignan resti uno dei portieri più influenti del panorama europeo. Il numero uno francese ha cambiato volto alla partita con una parata dal peso specifico enorme, respingendo il rigore calciato da Hakan Calhanoglu e mantenendo in vita un Milan che stava faticando a contenere la pressione nerazzurra. Una lettura impeccabile, un’intuizione da fuoriclasse e una reattività che ricordano i suoi momenti migliori: la sua prestazione a San Siro è stata una vetrina perfetta delle sue qualità.

Un inizio di stagione da leader assoluto

Non è un caso che, in queste prime giornate di campionato, Maignan sia tornato a esibire quel mix di sicurezza, autorità e leadership che lo aveva fatto considerare come uno dei migliori interpreti del ruolo. Anche lontano dalla porta, la sua influenza è evidente: gioca alto, dirige il reparto arretrato e trasmette tranquillità alla squadra. Non sorprende che Massimiliano Allegri gli abbia consegnato la fascia di capitano in estate, simbolo di una fiducia totale nei confronti del portiere trentenne. I numeri, la costanza e la capacità di incidere nei momenti chiave hanno contribuito a mantenere il Milan nelle zone alte della classifica, rendendo Maignan un protagonista indiscusso di questa prima parte di stagione.

Rinnovo congelato: Maignan sempre più lontano dal Milan

Se in campo è un pilastro, fuori dal rettangolo di gioco la situazione è molto diversa. Il rapporto tra Maignan e la dirigenza rossonera si è incrinato e lo strappo appare difficilmente ricucibile. In autunno, club e entourage del giocatore avevano raggiunto un’intesa su un contratto di circa cinque milioni di euro annui più bonus. Tutto sembrava pronto per le firme, ma un improvviso passo indietro della società ha fatto precipitare la trattativa. L’offerta è stata ritoccata al ribasso, scendendo a quattro milioni proprio nel periodo in cui il portiere stava attraversando una fase di forma meno brillante. Una scelta che Maignan non ha gradito, interpretandola come una mancanza di rispetto e di fiducia. Da marzo, nonostante rassicurazioni e rinvii, non si è più mosso nulla.

Il futuro: tante big alla finestra

Il portiere ha scelto di restare fino a fine stagione, dopo un confronto con Igli Tare e Allegri, garantendo il massimo impegno ma la sua posizione non è cambiata: non c’è più disponibilità a riaprire i dialoghi e  lo scenario di un addio a parametro zero appare sempre più probabile. Diverse big europee hanno già iniziato a muoversi. In prima fila c’è il Bayern Monaco, che vede in lui il profilo ideale per raccogliere l’eredità di Manuel Neuer, anche lui in scadenza nel 2026. Restano vigili anche Chelsea e Juventus, entrambe alla ricerca di un portiere dall’impatto immediato e dall’esperienza internazionale. Il Milan rischia  di rivivere l’addio di Gianluigi Donnarumma. Un epilogo che la dirigenza rossonera voleva evitare, ma che adesso sembra difficilissimo scongiurare.

 

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