Jonathan David, fino a questo momento spesso in ombra, si è letteralmente “scongelato” un gol al 91’ che ha ribaltato scenari e sensazioni europee della Juventus. Nel gelo dell’Aspmyra Stadion, è servito il colpo di un giocatore che finora aveva vissuto una stagione complessa per rimettere in movimento la corsa europea della Juventus.
Jonathan David “scongela” e riaccende la speranza
La buona notizia è il gol di Jonathan David. Una rete pesante come un macigno che ha regalato ai bianconeri una vittoria fondamentale. Il canadese, arrivato tra aspettative elevate e un avvio a rilento, ha firmato una rete che vale molto più dei tre punti. Ha restituito fiducia a un gruppo che cercava una scossa e ha ridato ossigeno alle ambizioni europee della squadra di Spalletti. Una che rete ha cambiato tutto: il mood della squadra e la percezione esterna sul suo rendimento. Adesso la Juve sa di poter contare anche sul suo contributo nelle sfide decisive che la attendono. La speranza è che possa essere il momento della svolta per un attaccante che, quando entra in forma, diventa devastante ma sinora è stato l’ombra del giocatore ammirato lontano da Torino.
Juventus in zona playoff: il calendario
La vittoria in Norvegia ha proiettato la squadra di Spalletti al 21° posto nel maxi girone, una posizione che, se la competizione si chiudesse oggi, garantirebbe l’accesso ai playoff di febbraio. Il calendario offre due appuntamenti chiave in casa che possono indirizzare definitivamente la qualificazione. Il primo sarà allo Stadium contro il Pafos il 10 dicembre, un match da sfruttare. Il secondo, più complesso, è contro il Benfica. Fare bottino pieno significherebbe salire a quota 12, un punteggio che metterebbe la Juventus vicino alla certezza matematica della qualificazione. L’ultima gara, la trasferta al “Louis II” contro il Monaco, potrebbe diventare una formalità o un dentro o fuori. In ogni caso, il destino è nelle mani della Juve: vincere significa evitare calcoli e tabelle.
Qual è la quota di punti che garantisce i playoff
La nuova formula della Champions League ha reso meno prevedibili le soglie di qualificazione, ma un riferimento utile arriva dalla scorsa stagione: per centrare i playoff servivano almeno 11 punti accompagnati da una buona differenza reti Non è escluso che qualcuno riesca a qualificarsi anche con 10, ma contare su risultati esterni sarebbe rischioso. La strada più solida resta dunque quella di mantenere continuità, soprattutto considerando che alcune dirette concorrenti hanno un calendario sulla carta più agevole. Se i bianconeri dovessero addirittura arrivare a 15 punti, non eviterebbero matematicamente i playoff ma avrebbero quasi la certezza di rientrare tra le migliori 16 con il vantaggio cruciale del ritorno in casa negli spareggi.