L’Inter di Cristian Chivu esce dal Civitas Metropolitano con un’altra ferita aperta: la sconfitta per 2-1 contro l’Atletico Madrid alimenta la sensazione di una fase delicata, arrivata proprio nel momento in cui sarebbe servita solidità. Dopo il ko nel derby, il passo falso in Champions League amplifica le tensioni e costringe la società ad affrontare la situazione a muso duro.
La caduta al Civitas e il vertice nello spogliatoio
Al fischio finale, mentre Cristian Chivu ritardava il tradizionale appuntamento con i microfoni, mentre, tra una sigaretta dopo l’altra, negli spogliatoi si consumava un confronto subito definito “anti-crisi”. Il presidente Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno voluto parlare immediatamente con l’allenatore rumeno, cercando insieme quelle risposte che hanno minato certezze costruite nei mesi precedenti. L’Inter aveva disputato una gara di buon livello, riuscendo anche a creare occasioni importanti, ma ha lasciato il campo con frustrazione e consapevolezza di aver sprecato un’occasione per indirizzare il girone. La sensazione, però, è che la discussione interna possa rappresentare un primo passo per ricompattare l’ambiente. A patto di cambiare rotta.
I limiti dell’Inter di Chivu: la gestione del vantaggio
Nonostante il valore della rosa e il talento individuale, l’Inter sta mostrando un difetto ricorrente: la mancanza di lucidità nei momenti decisivi. Proprio quando la squadra dovrebbe alzare i giri del motore, tende a perdere compattezza, lasciando campo agli avversari. A pesare è anche una cattiva gestione del risultato. Dopo il pareggio, i nerazzurri si sono abbassati, rinunciando al pressing e smarrendo quella intensità che li aveva sostenuti nella prima parte del match. Un atteggiamento che si è già visto in più di una partita e che Chivu sembra davvero faticare a correggere. Le sconfitte negli scontri diretti con Milan, Napoli, Atletico —minimo comune denominatore, allenatori più esperti e pragmatici – hanno evidenziato una costante: quando il livello si alza, l’Inter soffre.
Champions League: quota ottavi più alta
Il ko complica il cammino europeo. Con 12 punti in classifica, l’Inter è in una posizione favorevole per accedere ai playoff, ma per centrare gli ottavi di finale servirà un ulteriore salto di qualità. In un girone dove nessuna big sta rallentando, il traguardo potrebbe alzarsi fino a 17 punti, una soglia superiore rispetto alla scorsa stagione. Tradotto: i nerazzurri dovranno ottenere due vittorie nelle prossime tre gare, oppure una vittoria e due pareggi con avversari del calibro di Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund. Conti alla mano, non è un’impresa impossibile, ma se non cambia il trend rischia di diventare impegnativa al limite del proibitivo, considerando l’andamento recente e la difficoltà delle avversarie rimaste.
