La larga vittoria dell’Inter sul Venezia negli ottavi di Coppa Italia non ha messo in mostra soltanto la forza collettiva dei nerazzurri, ma anche l’ennesima conferma della crescita di Andy Diouf, protagonista di una prestazione di grande sostanza che fa seguito alla prova superata a pieni voti contro il Pisa. Decisamente una buona notizia per l’Inter, che ha investito parecchio su un calciatore che nei primi mesi ha faticato un po’.
Inter, contro il Venezia è la serata di Diouf
Nel 5-1 rifilato ai lagunari, il centrocampista francese ha offerto un apporto ancora più significativo rispetto alle già confortanti apparizioni contro Milan e Pisa, dimostrando di aver finalmente trovato continuità e sicurezza nei propri mezzi. L’ex Basilea ha inciso in ogni fase di gioco: recuperi puntuali, inserimenti con i tempi giusti e un’elevata lucidità nella gestione dei palloni più delicati. Il suo dinamismo ha dato ritmo alla manovra nerazzurra e, allo stesso tempo, ha trasmesso un segnale chiaro allo staff tecnico: Diouf è pronto a diventare più di un’alternativa. La prestazione contro il Venezia ha infatti rafforzato la percezione che il francese stia rapidamente scalando le gerarchie interne, rendendosi un elemento sempre più affidabile nella rotazione di Cristian Chivu.
Da comparsa a risorsa
Le prime apparizioni in campionato avevano lasciato intravedere qualità ma anche qualche incertezza nei disimpegni: oggi Diouf mostra una padronanza completamente diversa. Il centrocampista ha trovato equilibrio tra coraggio e prudenza, tra giocate verticali e gestione conservativa dei tempi di partita. Una trasformazione non casuale, alimentata dalla sua capacità di adattarsi progressivamente al nuovo ambiente nerazzurro e alla complessità del calcio italiano. La sua evoluzione passa soprattutto dalla lettura dei momenti. Questa maggiore consapevolezza gli sta permettendo di valorizzare appieno la sua fisicità , la sua tecnica in progressione e il suo naturale desiderio di incidere.
Chivu e i meriti di una gestione impeccabile
Dietro l’esplosione recente di Diouf c’è un nome che merita di essere evidenziato: Cristian Chivu. L’allenatore nerazzurro ha impostato con il francese un percorso di inserimento graduale, evitando di forzare i tempi e scegliendo la strada della pazienza. Chivu ha preservato Diouf da pressioni eccessive e favorito un processo di crescita naturale, senza traumi né strappi. Una gestione moderna, basata su empatia, lettura delle esigenze del giocatore e attenzione ai dettagli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi Diouf è più maturo, più sicuro, più funzionale al disegno tattico nerazzurro. Adesso non gli resta che proseguire per trasformarsi definitivamente da promessa a pedina strategica nell’Inter del presente e del futuro.
