Sorteggio Mondiali 2026, la guida completa

Sorteggio Mondiali 2026

Sorteggio Mondiali 2026 Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Dicembre 5, 2025

È il giorno del sorteggio della fase finale del primo Mondiale a 48 squadre. L’evento che definirà il percorso dei Mondiali 2026 sarà ospitato a Washington presso il prestigioso John F. Kennedy Center, distribuirà le nazionali partecipanti in  dodici raggruppamenti formate da quattro squadre ciascuno. La procedura prevede un protocollo estremamente rigoroso, pensato per offrire trasparenza e massimizzare l’equilibrio sportivo.

Mondiali 2026, il meccanismo del sorteggio

L’estrazione seguirà un percorso progressivo, partendo dalla prima fascia, quella che comprende i Paesi ospitanti e le principali potenze del ranking internazionale. Pur non conoscendo ancora i nomi delle qualificate, la FIFA ha deciso di inserirle “segnaposto” nelle urne. Il funzionamento dell’urna si basa su un sistema di assegnazione pre – configurato: ogni fascia dispone di un ordine prestabilito che determina automaticamente la posizione nel girone a seconda del momento dell’estrazione. Tale metodo evita sovrapposizioni e assicura che la composizione dei gruppi rispetti tutte le regole di distribuzione continentale. L’obiettivo principale è garantire un ventaglio competitivo omogeneo, requisito fondamentale con l’ampliamento del format.

Le teste di serie e la formazione dei dodici gruppi

La prima fascia include i tre Paesi ospitanti Messico, Canada e Stati Uniti già collocati rispettivamente nei gruppi A, B e D. Accanto a loro figurano le selezioni meglio piazzate nel ranking, distribuite per evitare incroci anticipati tra le big del calcio mondiale. Ogni gruppo conterrà una sola squadra della prima fascia, mentre le successive tre verranno estratte progressivamente dalle altre urne. La FIFA ha impostato una serie di vincoli obbligatori per preservare la varietà geografica e assicurare un equilibrio competitivo proporzionato alla posta in palio. Nessun gruppo potrà contenere due selezioni della stessa confederazione, eccezion fatta per il quadro europeo. Si ha la certezza di avere almeno due gruppi con squadre appartenenti alla zona Europea.

Il nuovo formato: teste di serie e sedicesimi di finale

La logica si estende al tabellone a eliminazione diretta, profondamente rinnovato. Con l’introduzione dei sedicesimi di finale, la competizione passa da sette a otto partite necessarie per alzare la Coppa del Mondo. Si qualificheranno alla fase a eliminazione le prime due classificate di ciascun gruppo e le otto migliori terze, ampliando sensibilmente il margine di manovra per le nazionali meno blasonate. Un ruolo determinante è riservato alle prime quattro del ranking mondiale: esse verranno posizionate in quadranti del tabellone opposti, consentendo possibili incroci soltanto in finale. Questo assetto, concepito per salvaguardare la competitività fino all’ultimo atto, mira a evitare scontri prematuri tra le favorite del torneo.

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