Roma e cortomuso: vittorie e sconfitte in fotocopia

Roma, Serie A

Roma, Serie A Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Dicembre 7, 2025

La Roma incappa in un’altra battuta d’arresto e cade alla Unipol Domus, dove il Cagliari di Fabio Pisacane trova un successo prezioso e inatteso. A decidere il match è la zampata di Gianluca Gaetano negli ultimi dieci minuti, una conclusione che punisce una squadra rimasta in inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa dopo l’espulsione di Zeki Çelik, episodio che ha fatto infuriare la panchina giallorossa.

Seconda sconfitta consecutiva dopo un anno

Il ko in Sardegna arriva a distanza ravvicinata dalla sconfitta contro il Napoli e segna la seconda caduta consecutiva in campionato, evento che non si verificava da oltre un anno. Un campanello d’allarme pesante, soprattutto se si pensa che la Roma aveva perso soltanto una volta nelle precedenti venti sfide contro il Cagliari. Il quadro è chiaro: la squadra di Gasperini ha perso brillantezza, ritmo e soprattutto lucidità negli ultimi metri. E così il “corto muso”, marchio della vittoria sporca, diventa per i giallorossi un marchio di fabbrica. Sconfitte dal margine minimo, forse le più dolorose perché raccontano di una squadra solida ma priva della cattiveria per ribaltare il destino. Anche a Cagliari, la Roma non ha mai centrato la porta,

Roma, sconfitte tutte in fotocopia

Se c’è un dato che inquieta è la costanza delle sconfitte per 1-0: Napoli, Milan, Inter, Torino, Cagliari. A queste si aggiungono i rovesci europei, dallo 0-1 con il Lille al 2-1 di Plzen, ricalcando lo stesso copione. La Roma concede poco, difende con ordine, ma al primo colpo incassato crolla. È una squadra che raramente affonda, ma che allo stesso tempo non riesce mai a risalire. Il problema principale e facilmente rintracciabile: assenza di finalizzatori in fase offensiva. Manca chi è capace di spezzare l’inerzia, non c’è un centrocampo in grado di generare idee quando la partita si blocca, non si vede chi sia capace di trascinare il gruppo nei momenti complicati. In sintesi: questo impianto  regge, ma tende a sfaldarsi non appena la Roma va sotto nel punteggio.

Celtic, Como e Juventus sul percorso giallorosso

Dicembre potrebbe essere il mese della verità: la Roma dovrà affrontare nell’ordine Celtic, Como e Juventus, tre sfide che rischiano di indirizzare l’intera stagione. In Europa servirà un colpo di reni per non compromettere il cammino internazionale. In Italia la Roma dovrà ritrovare punti, fiducia e soprattutto gol in questi scontri diretti. Le premesse sono confortanti ma non del tutto. Gasperini ha dato alla squadra una struttura solida, ma è altrettanto innegabile che debba trovare la chiave per trasformare la compattezza in pericolosità, perché questa squadra dà ancora l’idea di restare ancorata alle sue incertezze: occorre superare il momentaccio, per poi a gennaio, trovare sul mercato quel riferimento offensivo necessario per il definitivo cambio di passo.

 

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