Il Napoli di Conte è tornato insieme a Hojlund

Antonio Conte, allenatore del Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Dicembre 8, 2025

Il Napoli più che mai di Antonio Conte  torna a dettare legge in Serie A: 2-1 alla Juventus e sono  tre vittorie consecutive contro avversari di primissima fascia, ribaltando in modo netto ogni sospetto di crisi tecnica o identitaria. Dopo settimane in cui si era temuto un declino, gli azzurri hanno mostrato una compattezza e una fame superiori persino a quelle dello scorso anno tricolore.

Napoli ritrovato: tre successi che cancellano le ombre

Le affermazioni contro Atalanta, Roma e Juventus hanno restituito una squadra capace di dominare il campo, di controllare le fasi più delicate e di imporre un ritmo feroce a ogni partita. In un periodo segnato da assenze pesanti a centrocampo, il Napoli ha trovato nuove soluzioni tattiche e mentali, riscoprendo lo spirito collettivo che aveva portato ai vertici del campionato. La capacità di adattarsi, di ricalibrarsi e di trovare efficacia anche in condizioni d’emergenza è il segnale più chiaro della crescita di un gruppo che non si è mai smarrito davvero. Le tre vittorie filate sono molto più di una semplice serie positiva: rappresentano un manifesto di forza, un messaggio preciso alle rivali e la conferma che gli azzurri restano protagonisti assoluti nella lotta scudetto.

Conte, la leva che muove il nuovo Napoli

Nel cuore della rinascita azzurra c’è il lavoro di Antonio Conte, un tecnico che ha trasformato le difficoltà in una nuova opportunità. Il passaggio al 3-4-3 non è stato soltanto un adattamento alle assenze di uomini chiave come De Bruyne, Anguissa e Gilmour, ma una scelta intelligente maturata attraverso analisi, intuizione e pragmatismo. Senza un regista di ruolo, il tecnico ha reinventato Elmas metodista dinamico, Lang in ala a tutta fascia; la retroguardia, con uomini adattati e rotazioni obbligate, si è mostrata sorprendentemente compatta. In sintesi, Conte ha restituito al Napoli fiducia, disciplina e una struttura tattica. È il vero regista invisibile di questa risalita, il motore che ha rimesso in carreggiata una squadra che oggi sembra avere più certezze.

Hojlund, il bomber ritrovato che trascina gli azzurri

Il ritorno al gol di Rasmus Hojlund è un altro tassello fondamentale del rinascimento azzurro. Dopo settimane complicate, il centravanti danese ha firmato una doppietta pesantissima che ha scacciato dubbi e critiche, mostrando una crescita evidente non solo nella finalizzazione ma anche nella qualità dei movimenti e nel lavoro per la squadra. A 22 anni, Hojlund sta diventando un elemento essenziale: attacca la profondità con tempismo, dialoga con i compagni, gioca spalle alla porta con decisione e incarna perfettamente le idee offensive di Conte. I gol contro la Juventus non sono stati soltanto una liberazione personale, ma il segnale di un percorso in continua ascesa. La sua ritrovata incisività completa il quadro di un Napoli che ha ritrovato equilibrio, idee e primato.

 

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