Inter, altro ko: Chivu soffre gli scontri diretti

Cristian Chivu, allenatore dell'Inter

Cristian Chivu, allenatore dell'Inter Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Dicembre 10, 2025

L’Inter incassa un’altra battuta d’arresto europea, cadendo contro il Liverpool dopo una gara intensa ma segnata da un finale amaro. Il rigore assegnato nei minuti conclusivi, episodio che ha subito scatenato proteste e polemiche, chiude una notte già complicata per la squadra di Chivu

Inter ancora ko: con il  Liverpool  passo falso pesante

Al netto delle decisioni arbitrali, resta la sensazione di un’Inter insicura nei momenti decisivi, incapace di evitare ingenuità che in un palcoscenico come la Champions League rischiano di pesare come macigni. La formazione nerazzurra aveva approcciato l’incontro con ordine e volontà, ma non è riuscita a trasformare in concretezza il buon possesso palla della prima ora di gioco. Il Liverpool ha saputo attendere e affondare nella parte finale. L’episodio del rigore rappresenta l’immagine perfetta delle difficoltà dell’Inter: un dettaglio gestito male, un attimo di leggerezza, e la partita si è inclinata irrimediabilmente. È una sconfitta che riapre interrogativi e che interrompe bruscamente un percorso europeo che, fino a poche settimane fa, appariva saldo e convincente.

Rendimento altalenante: tra certezze, dubbi e infortuni

Il tema più evidente è la discontinuità dei singoli. Sommer ha confermato la sua attitudine da portiere da Champions, reattivo e presente nelle uscite, mentre la linea difensiva ha alternato buone letture a errori di concentrazione costati cari. Il fallo che porta al rigore è il simbolo di una gestione rivedibile. A centrocampo si sono rivisti lampi di qualità, soprattutto con Barella, ma il rientro di alcuni giocatori non ha dato l’impatto sperato. Mkhitaryan, ad esempio, è parso ancora lontano dai livelli pre-infortunio, mentre Calhanoglu è frenato. Zielinski, invece, rappresenta una delle poche note liete. In avanti la coppia Lautaro–Thuram ha prodotto buone trame, ma senza la precisione necessaria per ferire una difesa esperta come quella del Liverpool.

Chivu e gli scontri diretti stregati: cinque ko

Il dato che più allarma l’ambiente nerazzurro riguarda gli scontri diretti. Su sei partite di alto livello disputate finora, l’Inter ne ha perse cinque: due in Champions, contro Atletico Madrid e Liverpool, e tre tra campionato e coppe nazionali. Un ruolino che stride con le ambizioni di una squadra costruita per competere ai massimi livelli. Cadere sistematicamente contro rivali di pari livello o superiori è un limite evidente, e rappresenta un segnale che non può essere trascurato. A oggi, con sei sconfitte complessive già accumulate, parlare di incidente di percorso non è più sufficiente. Il trend è chiaro: l’Inter fatica a mantenere lucidità e solidità mentale quando la posta in gioco si alza e il rischio di compromettere più obiettivi è reale.

 

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