Milan, big con le grandi e vulnerabile con le piccole

Milan - Sassuolo, Serie A

Milan - Sassuolo, Serie A Immagine | Instagram Sassuolo Calcio

Pasquale Luigi Pellicone

Dicembre 14, 2025

Il Milan frena ancora contro una neopromossa e riaccende un campanello d’allarme che, nonostante l’ottimo rendimento complessivo, continua a suonare con insistenza. Il 2-2 interno contro il Sassuolo non compromette la posizione dei rossoneri nelle zone nobili della classifica, ma conferma una tendenza ormai difficile da ignorare: la squadra di Massimiliano Allegri fatica enormemente contro avversari sulla carta inferiori.

Allegri in difficoltà croniche

Il match di San Siro contro il Sassuolo doveva essere una tappa agevole nel cammino del Milan, ma si è trasformato nell’ennesima occasione mancata. Il 2-2 finale, maturato nonostante una prestazione offensiva vivace e la doppietta di Bartesaghi, ha messo in evidenza fragilità già viste in precedenza. Ancora una volta, i rossoneri hanno mostrato difficoltà nel gestire il vantaggio e nel difendere con lucidità nelle fasi decisive della gara. Il dato più evidente riguarda il rendimento contro le neopromosse: tre partite, nessuna vittoria e appena due punti raccolti. Alla sconfitta all’esordio contro la Cremonese si sono aggiunti i pareggi interni con Pisa e Sassuolo, tutti maturati a San Siro. Un bilancio che stona con le ambizioni di vertice e che segnala un problema strutturale più che episodico.

Il paradosso: Milan contro le big, “milan” con le piccole

La contraddizione che accompagna questa prima parte di stagione è netta. Negli scontri diretti il Milan si è dimostrato estremamente competitivo, raccogliendo vittorie pesanti contro Lazio, Napoli, Inter e Roma, oltre a un pareggio di prestigio contro la Juventus. In queste gare, la squadra ha saputo esaltarsi, difendere con ordine e colpire negli spazi lasciati dagli avversari. Il problema emerge invece nelle partite “alla portata”. I numeri parlano chiaro: dei 13 gol incassati finora in campionato, ben 11 sono arrivati contro squadre di medio-bassa classifica. Sei di questi sono stati subiti a San Siro contro formazioni impegnate nella lotta salvezza. Al contrario, solo due reti sono state concesse alle big. Anche il saldo gol riflette questa anomalia: il Milan segna con continuità, ma concede troppo quando è chiamato a fare la partita.

Il mercato di gennaio chiave per invertire il trend

La difficoltà nel proteggere la difesa schierata e la lentezza nel recupero del pallone rappresentano un limite evidente, soprattutto contro avversari che aspettano e colpiscono in ripartenza. La finestra invernale potrebbe rappresentare un passaggio decisivo per correggere le criticità emerse. Non si tratta di rivoluzioni ma di interventi mirati per dare maggiore profondità e solidità alla rosa. Le scelte obbligate in panchina, spesso ridotta all’osso, hanno limitato le possibilità di Allegri. Servono rinforzi funzionali: un difensore centrale per aumentare le rotazioni, un esterno destro capace di garantire equilibrio e spinta e un attaccante centrale di ruolo che possa incidere a gara in corso. Il tempo per intervenire c’è e se il mercato saprà colmare queste lacune, la seconda parte di stagione potrà restituire una squadra più completa, finalmente all’altezza delle ambizioni scudetto.

 

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