La Juventus sta cambiando pelle e prende le sembianze di Luciano Spalletti. Non solo nei risultati, ma soprattutto nella percezione che trasmette: oggi appare più solida, più coerente, più allineata alle idee del suo allenatore. Dopo settimane di incertezza, i bianconeri sembrano aver imboccato una direzione precisa. È presto per parlare di certezze, ma i segnali sono concreti.
I numeri della svolta: l’impatto di Spalletti sulla Juventus
I dati raccontano che la Juventus ha vinto sei delle ultime sette partite ufficiali, considerando campionato e coppe, invertendo una tendenza che l’aveva vista raccogliere appena cinque successi nelle prime sedici gare stagionali. Un cambio di passo netto, che ha restituito competitività a una squadra rimasta a lungo ai margini della zona europea. Le vittorie contro Bologna e Roma, maturate dopo il passo falso di Napoli, rappresentano molto più di sei punti: sono successi arrivati in scontri diretti, partite che spesso avevano evidenziato limiti strutturali e mentali. La classifica ora sorride di più, con i bianconeri tornati a ridosso delle posizioni Champions e con un distacco dalla vetta ridimensionato.
La testa prima delle gambe: il lavoro mentale del tecnico
Numeri che certificano l’efficacia del lavoro di Luciano Spalletti. Al di là delle statistiche la Juventus appare più convinta, più coraggiosa e meno fragile nei momenti chiave delle partite. Spalletti ha insistito fin dal primo giorno su un concetto semplice ma decisivo: fiducia nei propri mezzi e applicazione rigorosa di quanto preparato in allenamento. Negli ultimi 180 minuti si è vista una squadra più padrona delle situazioni, capace di gestire vantaggi e difficoltà senza smarrirsi. Il miglioramento non riguarda solo i singoli, ma il collettivo: linee più compatte, scelte più lucide, maggiore serenità nelle fasi decisive. Un progresso che nasce dalla testa prima ancora che dalle gambe, segno di un lavoro psicologico profondo e mirato.
Calendario favorevole e sogno scudetto
Archiviate le sfide più impegnative, la Juventus affronterà cinque partite alla portata: trasferte contro Pisa, Sassuolo e Cagliari, con Lecce e Cremonese allo Stadium. Spalletti rifugge il tema, ma questo mini-ciclo può riaprire scenari impensabili solo poche settimane fa. Fare bottino pieno significherebbe non solo consolidare la posizione europea, ma anche affacciarsi con ambizioni concrete nella zona alta della classifica. La parola scudetto resta sussurrata, ma non è più un tabù. Il 25 gennaio, allo Stadium, è in programma Juventus-Napoli. Oggi sembra una partita importante tra cinque gare potrebbe diventare molto di più. Se sapranno sfruttare il calendario favorevole, la sfida potrebbe trasformarsi in un vero scontro diretto per il titolo o quantomeno per la vetta.
