3 spunti dopo Porto – Chelsea

Un tracollo portoghese targato Inghilterra in questi tanto attesi quarti di finale di Champions League. Al Sánchez Pizjuán di Siviglia ne esce sconfitto il Porto, dopo una gara che non ha tradito le aspettative. Tuchel e Conceição si sono infatti sfidati a viso aperto e ci hanno regalato una bella partita, con degli spunti interessanti. Vediamoli insieme.

DIEU ET MOIN DROIT

Il Chelsea ha giocato una partita di alto livello, continuando la striscia positiva di successi europei delle squadre inglesi. Come se non bastasse questa è stata una vittoria completamente targata Three Lions che fa sorridere anche Southgate in vista dell’Europeo. Protagonista assoluto è stato Mason Mount che si è dimostrato ancora una volta uno dei talenti inglesi che quest’anno più è maturato. Come se poi non bastassero Bellingham e Foden autori di una grande gara nella sfida tra City e Dortmund. Il controllo palla che poi ha portato al suo primo gol internazionale è stato superbo, è lui a decidere la partita, è lui che mette sotto di un gol il Porto ed è lui che costringe Conceição ad optare per un assetto più offensivo.

A portare alta la Croce di San Giorgio nella penisola Iberica ci ha pensato il terzino della Nazionale, Chillwell, in dubbio per questa gara inizialmente ma autore di un gol pesantissimo. Per rimanere in tema ci verrebbe da dire what else?

Un Porto che lascia l’amaro in bocca

Il Porto versione “fuori casa” ha creato tanto, ha messo in difficoltà dopo i primi 10 minuti la squadra di Tuchel con un atteggiamento aggressivo. Perché in effetti il Porto è una squadra molto pratica che sa difendersi molto bene ma che sa anche accendersi in un lampo e mettere in seria difficoltà gli avversari. E per una buona parte della gara così è stato, anche dopo il gol di Mount, i Dragões non si sono risparmiati. Conceição ha dovuto fare i conti con gli errori individuali. Perché mossa audace la sua quella di inserire il Tecatito Corona nel ruolo di terzino. Ma se la fortuna aiuta gli audaci la gara di oggi ci ha dato prova che questa non è una legge sempre applicabile. Conceição è stato tradito da una delle sue stelle protagonista in questa notte di Champions in negativo e ora mastica amaro. È una sconfitta molto pesante su cui il Porto dovrà lavorare. I Dragões saranno costretti all’ impresa in Inghilterra, con un Sérgio Oliveira in più e magari anche qualche disattenzione in meno.

La mano europea di Tuchel

Riguardando la partita potreste vedere un Tuchel ripreso più volte dalle telecamere. Lo si noterà particolarmente nervoso già dai primi minuti, quando il Porto stava schiacciando il suo Chelsea. Ma alla fine i Blues l’hanno spuntata con un punteggio niente male, dopo una gara giocata con un’attenzione maniacale. Organizzazione difensiva ottima, una squadra che cambia a seconda della situazione senza alcun problema. È un Tuchel che ha apportato degli accorgimenti importanti in casa Blues. È un Tuchel che anche dopo la sconfitta contro il West Brom ha detto “così come ci siamo entrati insieme in questa sconfitta dopo un lungo periodo di imbattibilità, dobbiamo uscirne insieme, è semplicemente questo”. Il Chelsea è una squadra che può essere protagonista in questa Champions League, con un condottiero che non è intenzionato a mollare nemmeno di un centimetro.

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