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Alta tensione in casa Milan, addio al capo della comunicazione Vercellone?

Club spaccato in due. La situazione attuale in casa Milan è tesa, con voci sempre più insistenti riguardo a un possibile licenziamento del capo della comunicazione, Pier Donato Vercellone. Nelle ultime ore si stanno susseguendo diversi rumors riguardo al suo allontanamento. Mancherebbe solo l’ufficialità

Alta tensione in casa Milan, addio al capo della comunicazione Pier Donato Vercellone? Nella foto, il capo della comunicazione del Milan (Chief Communications officer), Pier Donato VercelloneAlta tensione in casa Milan, addio al capo della comunicazione Pier Donato Vercellone? Nella foto, il capo della comunicazione del Milan (Chief Communications officer), Pier Donato Vercellone
Il capo della comunicazione del Milan (Chief Communications officer), Pier Donato Vercellone | ANSA/CESARE ABBATE – Footbola.it

La situazione attuale in casa Milan sta generando tensione e preoccupazione, con voci sempre più insistenti riguardo a un possibile licenziamento del capo della comunicazione del club, Pier Donato Vercellone (che ricopre il ruolo di Chief Communications officer). Nelle ultime ore si stanno susseguendo diversi rumors riguardo al suo allontanamento. Mancherebbe solo l’ufficialità. Le notizie diffuse da Repubblica rivelano un clima interno caratterizzato da correnti divergenti che minacciano la stabilità della governance. Sebbene questo scenario non sia nuovo per la società rossonera, la crisi interna sembra ora aver raggiunto un punto di rottura.

Club spaccato in due? A farne le spese è il capo della comunicazione?

Vercellone, un professionista con una solida esperienza nella comunicazione sportiva, si trova al centro di una tempesta che coinvolge anche figure di spicco come il senior advisor Zlatan Ibrahimović e l’amministratore delegato Giorgio Furlani. I rumors indicano una palpabile tensione tra due fazioni interne al club, con Gerry Cardinale e Ibrahimović da un lato, e Furlani e Vercellone dall’altro. In questo contesto, la società sta cercando di riorganizzarsi, con l’urgenza di trovare un nuovo direttore sportivo, un ruolo cruciale per la programmazione futura.

Gerry CardinaleGerry Cardinale
Gerry Cardinale | Ansa – Footbola.it

La crisi di risultati del Milan sul campo si riflette anche sulla comunicazione del club?

È interessante notare che la questione della comunicazione all’interno del Milan non è nuova. Il club ha già affrontato una crisi simile con l’allontanamento di Luca Serafini da Milan TV, dopo alcuni commenti sulla governance del club ritenuti “scomodi” rilasciati dal giornalista a Sportitalia a inizio anno e giunti alle orecchie dell’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani. Questi eventi farebbero venire a galla qualche presunto problema nella gestione della comunicazione interna piuttosto che in altri aspetti. Cosa sarà successo? E Vercellone rischia davvero di essere messo alla porta? La figura di Vercellone diventa quindi simbolo di una gestione comunicativa che potrebbe non essere più allineata con le esigenze di un Milan in cerca di rinnovamento e competitività.

La capacità di comunicare in modo efficace è fondamentale in un contesto sportivo dove le emozioni e le aspettative dei tifosi sono elevate. Inoltre, il ruolo della comunicazione nel calcio moderno è diventato cruciale, non solo per gestire le relazioni con i media, ma anche per mantenere un legame solido con i tifosi, il cuore pulsante della società. La crescente digitalizzazione ha reso la comunicazione immediata e diretta, e la mancanza di coesione interna rischia di riflettersi negativamente sull’immagine del club.

La ricerca del nuovo direttore sportivo

  1. Andrea Berta: inizialmente considerato la scelta giusta, ha ricevuto il supporto di Ibrahimović, ma le trattative non sono andate a buon fine e si è deciso di attendere ulteriori sviluppi futuri.
  2. Fabio Paratici: il suo nome sta riacquistando chance, rendendo urgente la decisione su chi guiderà il mercato.

La presunta frattura all’interno del club non si limita alla direzione. Ibrahimović, che ha sempre avuto un ruolo di leadership nello spogliatoio, sembra stanco di essere il parafulmini per le tensioni interne che si riversano anche sulla figura del tecnico portoghese, l’allenatore Sérgio Conceição. La posizione di senior advisor ricoperta come ruolo da Ibra implica responsabilità nella gestione dei rapporti tra i membri della società, e la sua frustrazione potrebbe influenzare negativamente il morale della squadra, specialmente in un momento in cui è fondamentale mantenere l’unità.

Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimović | ANSA/EMANUELE PENNACCHIO – Footbola.it

Le sfide future del Milan

In questo scenario di tensioni interne, è evidente che la governance del Milan si trova di fronte a sfide significative. Le scelte strategiche che verranno fatte nei prossimi giorni saranno cruciali per il futuro del club. La questione della comunicazione è solo una delle molteplici facce di un quadro complesso che include anche decisioni tecniche e strategiche per il mercato. La necessità di trovare un equilibrio tra le diverse anime del club è fondamentale per rilanciare un Milan che ambisce a tornare grande. La strada da percorrere è ancora lunga, ma ogni passo deve essere ponderato e strategico per evitare che le tensioni interne possano compromettere il futuro della società.

Redazione Footbola

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