Antony è già pronto per il salto europeo?

Continuità e minutaggio sono fondamentali per la crescita di un giovane talento, ma Antony potrebbe dover aspettare molto tempo prima di rivedere il campo. Il talento del San Paolo è infatti stato prenotato dall’Ajax per la prossima stagione, ma sia in Olanda che in Brasile la ripresa del calcio potrebbe essere solamente dal prossimo mese di settembre.

Un vero peccato per un calciatore classe 2000 di grandi prospettive, che però rischia di rimanere ai box per un periodo di circa sei mesi senza aver subito alcun infortunio. I progetti per lui sono importanti, così come le benedizioni ricevute in queste settimane, su tutti quella di Zico che ne ha parlato come uno dei migliori talenti brasiliani. Al San Paolo in molti guardano Igor Gomes, ma a oggi sembra che Antony sia quello più pronto per poter andare a giocare in ambienti d’élite calcistica.

Il ruolo e la mobilità lo rendono un giovane più appetibile del suo collega, che oltre ad avere un anno di più sembra avere un profilo legato più al contesto sudamericano (trequartista di stazza e qualità ma ancora troppo poco svelto per poter incidere nei ritmi europei), ha anche meno mercato. Su Antony poi la clientela è di primissima fascia per quanto riguarda la valorizzazione dei giovani, perché l’Ajax degli ultimi anni è tornato a essere la grande fucina di talenti di un tempo, non solo olandesi ma anche internazionali.

Viste le tante partenze previste per il prossimo mercato, alcune già ufficializzate come quella di Ziyech al Chelsea, l’acquisto di Antony sembra una scommessa sul classico filone dei lancieri. Come caratteristiche si avvicina molto a Ziyech, pur avendo la nazionalità di David Neres, forse una delle poche stelle destinate a rimanere: completamente mancino di piede (nel senso che il destro lo usa veramente poco), ama partire dalla fascia destra per creare le sue migliori occasioni in percussione palla al piede, visto che è dotato di un ottimo tiro e di una buona visione della porta.

Al momento sembra costruito per quel tipo di gioco ed è difficile decontestualizzarlo dalla fascia destra, ma in un ambiente di valorizzazione come l’Ajax è possibile immaginarlo anche in altre zone del campo. Il salto europeo rischia di essere brutale anche per via dell’età, visto che è solo un classe 2000, ma in Brasile, anche per via delle ottime prestazioni con la selezione olimpica, sono convinti che possa rappresentare il fiore all’occhiello di una promettentissima generazione di ali tecniche.

Tutto sta nell’aspettare di vederlo in campo, con l’unico enorme problema che sia San Paolo che Ajax dovranno aspettare diversi mesi prima di rigiocare.

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