Nella serata in cui Cristiano Ronaldo prenota un biglietto aereo per la Russia con il suo Portogallo, non poteva mancare la risposta dell’eterno rivale di CR7. Leo Messi, criticato per non essere decisivo con l’Albiceleste, si prende la rivincita quando tutti erano pronti a fare il funerale all’Argentina. Contro l’Ecuador, infatti, era l’ultima spiaggia per i ragazzi di Sampaoli che dovevano vincere per evitare brutte sorprese in un girone che regalato emozioni fino all’ultimo secondo.
La gara dell’Argentina era iniziata nel peggiore dei modi; dopo nemmeno un minuto goal dell’Ecuador che aveva gettato i ragazzi di Sampaoli all’inferno. Proprio in quel momento, quando tutto sembrava perduto, ecco Leo Messi; si, proprio lui. Criticato (onestamente non riesco a capirne il motivo) dopo la gara con il Perù si è preso la nazionale sulle spalle e ha deciso che il tempo degli scherzi era finito. Già, perché un Mondiale senza l’Albiceleste poteva essere giusto uno scherzo e anche di cattivo gusto; una manifestazione come la coppa del Mondo deve, obbligatoriamente, avere il giocatore più forte del pianeta. Nel giro di otto minuti la Pulga fa due goal con il secondo che esula dal suo quotidiano reportorio ma è proprio quella rete che identifica al meglio il momento che stava attraversando il numero 10 argentino; Messi, infatti, vince un rimpallo e di rabbia scarica la sfera alle spalle dell’incolpevole Banguera. Una rabbia frutto del difficile momento che la Selección stava attraversando. La terza rete invece è un gioiello puro, un pallonetto che scavalca, oltre al portiere avversario, tutti i problemi e spedisce l’Argentina in Russia.
Avrà anche sbagliato il rigore nella finale di Copa America contro il Cile; avrà anche giocato non al meglio delle sue possibilità la finale del Mondiale contro la Germania ma oggi Messi ha dimostrato di essere il leader di una nazionale che non può fare a meno del suo numero 10. Nella partita decisva, in una situazione drammatica (specialmente dopo il goal dell’Ecuador), Leo ha preso per mano i suoi compagni e li ha MESSI sull’aereo per la Russia. Tre goal con cui si regala la chance, un’altra, di vincere l’ultima sfida della sua carriera: portare un trofeo all’Argentina.
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