Dotato di un buon fisico, con un tocco di palla eccezionale ed un’idea di calcio quasi rivoluzionaria: Arne Maier si è presentato così agli Europei U17 giocati in Azerbaijan nelle scorse settimane, dimostrando il motivo per il quale gli esperti di calcio giovanile lo conoscevano ancor prima della manifestazione. L’Hertha Berlino è detentrice del cartellino del giocatore, che nato nel 1999, risulta essere uno dei migliori giocatori del suo ruolo di questa nuova generazione. Iniziamo ora uno studio più dettagliato di questo giovane fenomeno.
Fin da bambino è solito giocare dietro le punte, ed inventare calcio grazie alla sua tecnica sopraffina e le sue giocate da campione: tuttavia, sopratutto negli ultimi tempi, ed in particolare in nazionale, ha dovuto iniziare ad abbassare il suo raggio d’azione, per andare a formare un centrocampo con i controfiocchi. Grazie alle caratteristiche difensive in primis di Akkaynak, ed anche di Havertz (altri giovani di sicuro avvenire) ha comunque potuto concentrarsi sulla fase offensiva dell’azione, diventando protagonista delle partite più importanti insieme ad Otto e Dadashov. La Germania non ha raggiunto la finale del torneo azero, ma soltanto per la presenza sulla sua strada di una nazionale come quella spagnola. In quella semifinale, Arne Meier giocò per un’ora, tentando invano di sfornare occasioni da rete. Tuttavia la somma di ottime prestazioni internazionali del ragazzo non può fare altro che scaraventarlo in grandi discorsi per il futuro.
Può davvero arrivare nel calcio professionistico, questo ragazzo? Noi crediamo di sì, dato che ha messo in mostra caratteristiche tutt’altro che comuni quest’anno. Qualcuno lo associa a Toni Kroos, per la sua eleganza di impostare l’azione. Ad essere sinceri, Arne Maier sembra un giocatore un po’ più offensivo del Galactico, forse come un Toni Kroos dei primi tempi al Bayern Monaco, quando era solito giocare alle spalle dell’attacco bavarese.
La Germania è solita sfornare talenti di assoluto valore, e sembra che con Maier ci stia prendendo ancora… buona fortuna Arne!
