Gasperini campione d’Italia con l’Atalanta. Non è un sogno e neanche un’utopia. La parola scudetto non è più impronunciabile a Bergamo, specialmente dopo il poker servito in casa della Juventus. Un lasciapassare per candidarsi con credibilità nella corsa al titolo.
A Torino l’Atalanta ha dato una prova di forza. Il 4-0 a domicilio alla Juventus in uno scontro diretto che avrebbe dovuto chiarire il ruolo di terzo incomodo nella lotta al titolo lascia poco spazio a commenti ed interpretazioni. Gasperini è a -3 dalla vetta e si presenta allo scontro diretto con l’Inter potendo guardare negli occhi l’avversario. Arrivato a questo punto il tecnico non può più nascondersi e infatti non rinuncia all’idea di accarezzare un traguardo impensabile sino a pochi anni fa ma non impossibile da raggiungere. “La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Noi abbiamo sempre detto che lo Scudetto è una cosa impossibile, se però ci credi fortemente, le cose possono diventare anche possibili”.
Il tecnico ha dosato bene pensieri e parole. Inter e Napoli sono avversari difficilmente superabili anche perché difficilmente perdono colpi. Tuttavia la Dea ha già strapazzato gli azzurri al Maradona e ospiterà proprio i nerazzurri Campioni d’Italia. Non resta che abbattere l’ultimo tabù, ovvero interrompere la striscia negativa di sette sconfitte consecutive. In ogni caso, non è mai successo che la Dea, a 900 minuti dalla fine del campionato, fosse in corsa per vincere lo scudetto. C’è sempre una prima volta, così come i presupposti tecnici per credere nell’impresa. L’Atalanta ha numeri, uomini e un impianto di gioco in grado di impensierire la capolista e per puntare allo scudetto. In quella che con ogni probabilità sarà l’ultima stagione di Gasperini, lasciare scrivendo l’ultima e più importante pagina di una storia straordinaria e probabilmente irripetibile è sfidante quanto affascinante.
A dare una mano a Gasperini, il cambio di stagione. La primavera è alle porte e l’arrivo della bella stagione è storicamente foriera di grandi cambiamenti per l’Atalanta, che in questo periodo, come insegna la storia, innesta le marce altissime e diventa spesso inarrestabile per chi è costretta a rincorrerla. Il percorso di crescita sarà anche agevolato dall’assenza di altri obiettivi. La Dea, esattamente come il Napoli, può concentrarsi esclusivamente sul campionato e se, come è sempre accaduto, sboccerà nei mesi caldi può davvero ambire a vincere il titolo. Di certo, lo spettacolo dell’Allianz non è passato inosservato a Milano e Napoli dove c’è la consapevolezza che la corsa al titolo potrebbe trasformarsi in un entusiasmante corsa a tre.
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