Atalanta-Real Madrid, il duello: sfida tra numeri uno

E’ arrivato il giorno dell’Atalanta; i ragazzi di Gasperini questa sera affronteranno il Real Madrid con la speranza di compiere un’altra impresa europea. Le possibilità di passare il turno ci sono considerando le nove assenze tra le fila delle Merengues; il club spagnolo, però sta dimostrando di essere pericoloso nonostante una situazione drammatica a livello di infortuni. Al momento uno dei giocatori chiave nel sistema di gioco di Zidane è, senza ombra di dubbio, Courtois; il portiere belga, anche nell’ultima sfida di Liga, è risultato decisivo con una serie di parate determinanti. Lui insieme a Gollini possono essere una chiave dei primi novanta minuti di una sfida diventata più equilibrata del previsto.

Atalanta, Gollini vuole indirizzare la qualificazione

Nell’ultima sfida di Champions League, alla Amsterdam Arena, Gollini è risultato determinante per la vittoria finale; questa sera l’estremo difensore si troverà di fronte un attacco spuntato ma ugualmente pericoloso. Il Real, infatti, ha dimostrato di avere tante alternative con cui far male agli avversari dall’inserimento dei centrocampisti (Casemiro) al tiro da fuori fino alle palle inattive con un Varane decisamente ispirato. Tutte armi che i ragazzi di Gasperini dovranno provare a neutralizzare e sarà fondamentale avere il miglior Gollini

Courtois, uno dei pochi superstiti

Degli undici che scenderanno in campo stasera Courtois è uno dei pochi della formazione tipo che Zidane non sta schierando da qualche settimana. Una situazione difficile da gestire nonostante il Real sta dando ottime risposte sul campo; tra i giocatori che stanno tenendo in piedi le Merengues non possiamo non menzionare l’estremo difensore belga decisivo in casa del Valladolid. Il numero uno del club spagnolo è uno dei migliori nel suo ruolo: reattivo tra i pali e abile nelle uscite sia alte sia basse. Nelle ultime quattro partite di Liga ha subito un solo gol e, contro un attacco come quello dell’Atalanta, sarà determinante per tenere in piedi un Real senza nove titolari.

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