Cinico e calcolatore, l’Atletico Madrid passa 4-2 alla BayArena

Diffidate dal risultato, l’Atletico Madrid ha collocato il solito autobus davanti alla difesa ma anche stasera ha permesso agli uomini di Simeone di portare a casa una pesante vittoria e prendere un ottimo vantaggio in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Alla BayArena un buon Bayer Leverkusen viene sconfitto 4-2 dalla formazione iberica, ispirata dal trio delle meraviglie composto da Saul-Griezmann e Gameiro.

Primo tempo in salsa Colchoneros – ‘Squadra che vince, non si cambia’ recita un antico detto, Simeone ha ampliato questo discorso alla tattica e così nonostante l’impegno non fosse così proibitivo ha deciso di affidarsi al suo solito ‘catenaccio’, o al ‘parking the bus’ qualora preferiate la versione anglofona, ed ha concesso il pallino del gioco alle Aspirine che, nonostante la prestazione positivo, non sono riusciti a reggere l’urto degli spagnoli, i quali hanno regolato i padroni di casa con due gol per tempo. Nel primo ad aprire le marcature ci ha pensato una meravigliosa conclusione di Saul, che quando vede i club tedeschi si ispira oltremodo (vedi Bayern Monaco), bissata successivamente da Griezmann, tornato a segnare con regolarità dopo una tormentata prima parte di stagione.

Il Bayer alza la testa nella ripresa, finché può – La seconda frazione è iniziata con il gol di Bellarabi che ha acceso le speranze dei sostenitori tedeschi, riportati crudelmente alla realtà dal calcio di rigore trasformato dall’altro gioiello francese dell’attacco Colchoneros, Gameiro. I padroni di casa si sono però disposti meglio nella ripresa e, grazie alla sfortunata deviazione di Savic, sono riusciti a rientrare in partita. La doccia fredda che, probabilmente ha già chiuso il discorso qualificazione, è arrivata a pochi minuti dal termine quando il subentrato Fernando Torres ha chiuso anticipatamente la partita segnando il gol del 4-2 e dimostrando che nella terra natia sembra rinato. Alle aspirine resta tanta amarezza e un briciolo di speranza ma questa sarà l’ultima edizione della Champions League che si giocherà al Vicente Calderon e, c’è da scommetterci, sarà un inferno.

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