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Balotelli – Genoa, è finita: il futuro è altrove

Il Genoa vince con il Monza e dà una spallata alla classifica e alla lotta retrocessione, condannando i brianzoli a una faticosissima rincorsa, ma perde definitivamente Mario Balotelli. L’esperienza in Liguria di Supermario sembra già finita dopo pochi mesi.

Balotelli, una sfiducia a tempo: un’ora in tre mesi

Una scelta  inevitabile, dettata e confermata dalle decisioni di Gilardino prima e Viera poi. In tre mesi di Genoa, il calciatore non è riuscito ad accumulare neanche un’ora di gioco. Nello specifico, sono appena 56 i minuti con il Genoa in Serie A. Balotelli non ha mai convinto, pagando anche una condizione evidentemente mai trovata sebbene ricercata a lungo. Supermario ha giocato 4’ contro il Parma, 18’ con il Como prima dell’arrivo di Patrick Vieira che già in Francia non stravedeva per lui. E anche al Genoa non è cambiato molto: una vera e propria sfiducia a tempo, fra Cagliari (1’), Udinese (14’), Torino (12’) e Napoli (7’). Non è entrato in campo contro il Milan e non è stato neanche convocato nelle ultime sfide con Empoli, Roma e Monza.

La soluzione inevitabile: sarà addio

Mario Balotelli, a Genoa, ha esaurito il plafond della fiducia: è retrocesso nelle gerarchie sino a finire ai margini, poi totalmente fuori dai radar. Con queste premesse è inevitabile lasciarsi. Balotelli non sarà più un calciatore del Genoa. Le dichiarazioni di Marco Ottolini, direttore sportivo rossoblù, lasciano poco spazio a interpretazioni e ancor meno spiragli su un futuro in Liguria. “Il ragazzo ha ancora voglia di giocare, credo che negli ultimi giorni di mercato sarà il caso di trovare una soluzione giusta, che possa accontentare le esigenze di tutti. E per soluzione intendo un posto dove possa giocare”. Evidentemente non con la maglia del Genoa e con ogni probabilità neanche in serie A.

Le prospettive: alla periferia del calcio che conta

Le prospettive ad altissimi livelli, per Balotelli, a questo punto, sono molto ridotte. Il ragazzo, negli ultimi anni, si è trovato di fronte a una realtà impossibile da ignorare: non è più un calciatore da top campionati. Non resta che prendere atto della situazione e accettarla. Il futuro, a questo punto, è inevitabilmente legato a un ridimensionamento tecnico verso una delocalizzazione verso la periferia del calcio. Campionati meno impegnativi, ma ugualmente o anche maggiormente remunerativi. Balotelli, prima di giocarsi la sua ultima chance in serie A, aveva rifiutato Arabia Saudita, Giappone, Qatar ed Emirati Arabi. Da svincolato, potrà scegliere come e dove monetizzare al meglio quello che sarà con ogni probabilità il suo ultimo contratto.

 

Pasquale Luigi Pellicone

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